Auto, supportare la riconversione e il consolidamento dell'automotive italiano
L’intervento del Ministro per le Imprese e il Made in Italy, Urso, in occasione della presentazione di uno studio promosso da Fondazione Symbola e Enel X Way
La sostenibilità ambientale al centro della presentazione dello studio '100 Italian e-mobility stories', promosso da Fondazione Symbola e Enel X Way in un messaggio inviato dal Ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso per la riconversione dell’automotive italiano.
"È indispensabile supportare la riconversione e il consolidamento dell'automotive italiano così da garantire la sostenibilità dal punto di vista ambientale, senza trascurare quella economica e sociale", ha detto il Ministro per le Imprese e il Made in Italy. "Resta obiettivo primario - ha proseguito il Ministro - sostenere le eccellenze e l'innovazione nella filiera della e-mobility, presidiata in ogni fase dalle nostre imprese: dal design alla componentistica per auto, dai software di ottimizzazione e assistenza alla guida, alle batterie e alle infrastrutture di ricarica”.
“A supporto dello sviluppo della filiera produttiva autovetture e bus elettrici, nonché per la realizzazione di una filiera nazionale delle batterie e per imprimere un'accelerazione allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica, il Mit - ha ricordato il ministro - ha messo a disposizione due strumenti: il Fondo Automotive con una dotazione di 8,7 miliardi di euro dal 2022 al 2030" e, attraverso il Pnrr "ha previsto 800 milioni di euro".
Inoltre, ha spiegato ancora Urso, "il Fondo prevede anche misure di sostegno alla domanda, necessarie nel breve termine a stimolare il mercato e riportare i volumi di produzione nazionale a livelli elevati. Occorreva assicurare un respiro temporale adeguato per le imprese che così potranno avviare progetti industriali di lungo termine".
Infine, il Ministro ha proseguito nel messaggio, sottolineando che "per il triennio 2022-2024 sono previsti incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni di anidride carbonica attraverso il rifinanziamento dell'ecobonus per 1,9 miliardi di euro" mentre "a livello europeo siamo coinvolti su progetti Ipcei (Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo), in ambito idrogeno e batterie strettamente connesse al settore dei trasporti, per un totale di 2,7 miliardi di euro. Gli Ipcei, costituiscono una prima risposta di livello unionale, certamente importante ma non sufficiente a garantire la competitività delle imprese europee", ha concluso Urso.
Fonte della foto, Fondazione Symbola