Calo delle immatricolazioni auto elettriche: l’allarme di Motus-e
Ad aprile 2024 -20.5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente
Ad aprile 2024 sono state immatricolate in Italia 3.173 nuove vetture full electric: -20,5% rispetto all’aprile 2023. Sono questi gli ultimi dati resi noti – tramite un comunicato stampa - da Motus-e, associazione italiana che riunisce i principali players industriali, del mondo accademico e dell’associazionismo ambientale coinvolti nella transizione ecologica che caratterizza questi anni.
“I dati di aprile mostrano ancora una volta l’urgenza di rendere operativi i nuovi incentivi auto”, sottolinea il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, ricordando che “a seguito dell’annuncio di un imminente Ecobonus più vantaggioso di quello in vigore, è del tutto naturale che cittadini e imprese rinviino i propri acquisti per beneficiare di agevolazioni più convenienti. Auspichiamo quindi che i nuovi incentivi, già resi noti, possano giungere all’attuazione in tempi rapidi, per consentire a chi vuole passare all’elettrico di concretizzare la propria decisione ed evitare che si arrivi a una paralisi del mercato, peraltro in un periodo dell’anno storicamente caratterizzato da volumi di vendite molto importanti”.
L’ecobonus, il contributo messo a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per l'acquisto di veicoli non inquinanti, era stato annunciato a gennaio di quest’anno dal Ministro Adolfo Urso. Il 23 gennaio 2024 era stata anche attivata la piattaforma per prenotare gli incentivi auto ecobonus con i fondi rimanenti del 2023. L’incentivo, dopo un lungo iter di approvazione, è ad oggi in fase finale.
Lo scenario dell’Italia rimane singolare ed in controtendenza rispetto agli altri Paesi europei. Stentano a decollare, infatti, le vendite di auto elettriche ma mentre nel resto dell’Europa mancano le infrastrutture con una quantità di colonnine di ricarica ancora bassa rispetto al fabbisogno ideale, in Italia – fa sapere Motus- e - con oltre 54mila punti di ricarica a uso pubblico installati sul territorio, si può contare su una densità dell’infrastruttura rispetto al circolante elettrico decisamente più elevata rispetto alle altre Nazioni.
“L’elettrificazione della mobilità – spiega il presidente Pressi – è un megatrend globale e come tale pone l’Italia davanti a un bivio: essere protagonista di questa innovazione tecnologica per garantire la competitività dell’industria nazionale e rilanciare l’occupazione nel settore, o rimanere indietro e farsi da parte, con tutte le conseguenze del caso. La scelta a nostro avviso può essere una sola”.
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