Carnimeo: “Diminuire il rumore del traffico si traduce in un ambiente più silenzioso e vivibile”
Intervista al Direttore Generale di Ecopneus, Giuseppina Carnimeo


Riciclare gli pneumatici fuori uso e dargli una nuova vita. Per un ambiente più sostenibile e pulito. È questa la mission delle sperimentazioni messe in campo da Ecopneus, principale soggetto responsabile della gestione degli Pneumatici Fuori Uso (PFU) in Italia.
Abbiamo avuto l’occasione di intervistare il suo direttore generale, Giuseppina Carnimeo, che ricopre questo ruolo da aprile 2024. Accanto alla gestione ogni anno di circa 200.000 tonnellate di PFU, il lavoro di Ecopneus vede rilevante impegno e investimenti in ricerca e sviluppo per il sostegno all’economia circolare della gomma riciclata, risorsa strategica in particolare per la realizzazione di superfici sportive e pavimentazioni stradali sostenibili.
Quanto è importante in termini di impatto ambientale il contributo degli asfalti con gomma riciclata?
L’impiego del polverino di gomma riciclata negli asfalti è una soluzione che unisce performance tecniche a un impatto ambientale ridotto. Si tratta di un esempio concreto di come l’economia circolare possa migliorare la qualità delle nostre infrastrutture e, al contempo, contribuire alla riduzione dei rifiuti e alla tutela delle risorse naturali.
Gli asfalti modificati con polverino di gomma riciclata da pneumatici fuori uso contribuiscono a ridurre l'inquinamento acustico, un vantaggio cruciale nelle aree urbane. La capacità del polverino di diminuire il rumore generato dal traffico veicolare si traduce in un ambiente più silenzioso e vivibile.
Parliamo quindi di asfalti meno rumorosi, oltre a una lunga durata, una maggiore resistenza all'invecchiamento, quindi maggiore sicurezza.
Questo grazie proprio all'ottima aderenza e grazie anche alla migliore resistenza alla formazione di buche. Questo significa minori interventi manutentivi di rifacimento delle strade e benefici in termini economici. Pertanto, le prestazioni ambientali e il miglioramento delle stesse sono garantite proprio dall'uso del polverino da gomma riciclata.
Asfalti modificati con Polverino di gomma riciclata dagli pneumatici fuori uso vengono usati per la realizzazione di pavimentazione, si può coniugare vantaggio economico e tutela dell'ambiente?
Sono diversi gli aspetti da considerare: in particolare quello ambientale. La possibilità di utilizzare un materiale derivato dal riciclo di pneumatici fuori uso rappresenta un importante contributo alla riduzione dell’impatto ambientale e al risparmio di materie prime vergini.
L’obiettivo è, tuttavia, una visione di lungo termine: bisogna superare la resistenza al maggior costo di questi prodotti perché essendo più resistenti e di maggior durata porteranno a minori interventi di manutenzione e a una riduzione dei costi sul lungo periodo. Questo implica chiaramente anche benefici economici a lungo termine, permettendo così di coniugare prestazione e aspetti ambientali con i benefici economici.
I progetti Europei finanziati dal programma LIFE, come Life Silent ad esempio, porteranno soluzioni contro l’inquinamento acustico, uno dei problemi ambientali che toccano maggiormente la salute e la qualità della vita della popolazione europea. A che punto siamo?
Da oltre un decennio, siamo impegnati nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative per la riduzione dell'impatto acustico, utilizzando la gomma riciclata da pneumatici fuori uso. La collaborazione con Università, enti di ricerca ed esperti, e la partecipazione a progetti europei, ci permettono di validare scientificamente l'efficacia degli asfalti modificati, che offrono prestazioni acustiche superiori.
Siamo ancora impegnati in tal senso: abbiamo in corso un progetto europeo Sneak, per esempio, con il Comune di Firenze. È stato anche posato un tratto di strada con fresato con aggiunta di polverino di Gomma riciclata per valutare le prestazioni in termini di riduzione del rumore e anche di contenimento delle vibrazioni per il passaggio dei tram. Altri progetti sono stati fatti nel corso di questi dieci anni: sono tutti importanti proprio per una raccolta e una conferma dei dati scientifici di materiali e tecnologie a dimostrazione dell'efficienza della qualità del materiale.
Quali sono i numeri, quantitativi ed economici, che perimetrano il sistema gestito da Ecopneus?
Ecopneus è uno dei primi consorzi di gestione degli pneumatici fuori uso in Italia. Nel 2023 si è occupato della gestione di oltre 187mila tonnellate di pneumatici fuori uso garantendone tracciamento, raccolta e recupero su tutto il territorio nazionale. Grazie a questa attività, e alla collaborazione con le nostre aziende partner, abbiamo risparmiato circa 297mila tonnellate di CO2 equivalente. Siamo orgogliosi di contribuire a questa eccellenza italiana, trasformando un rifiuto in una risorsa preziosa per molteplici applicazioni, dagli asfalti alle superfici sportive all'edilizia.