Ciclovie e Greenways: un turismo di prossimità, slow e sostenibile
La mobilità dolce sempre più integrata con mezzi di trasporto a basso impatto ambientale
Vivere un’esperienza di viaggio sostenibile, coniugando gli spostamenti in treno con quelli in bici o a piedi è possibile grazie alle greenways e ciclovie, esistenti e in programma. Progetti - di cui si parla in un articolo pubblicato su Fs News - che puntano a supportare un turismo di prossimità, slow e sostenibile, mettendo al centro la riscoperta del territorio, il rispetto per l’ambiente e la valorizzazione delle eccellenze locali.
Ciclovie è il travel book di Trenitalia che offre una guida a venti percorsi ciclabili da raggiungere comodamente utilizzando il Regionale. Mentre, le greenways sono percorsi verdi realizzati lungo il tracciato delle linee ferroviarie dismesse. Ad oggi, sono oltre 480 i chilometri di ex linee ferroviarie di RFI, società del Gruppo FS che sono state trasformate in greenways e oltre 1200 i chilometri di linee dismesse che potrebbero essere recuperate per lo stesso scopo. Riconvertire ex linee ferroviarie significa infatti costruire una rete di trasporto integrata e diffusa, pensata non solo per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti ma anche per valorizzare il territorio.
Sono numerose le piste ciclabili e ciclopedonali che attraversano il Paese, e sono stati scelti tre percorsi, da nord a sud, che raccontano l’Italia al ritmo lento della mobilità dolce: la greenway del Ponente ligure Arenzano-Albisola, la Costa dei Trabocchi in Abruzzo Ortona-Vasto e la greenway intitolata a Rossana Maiorca in Sicilia.
Un invito a guardare oltre: pensando ad un turismo che può essere più di semplice spostamento, ma un modo per conoscere i luoghi a passo lento, immergendosi nei paesaggi e nella storia locale. Un turismo sostenibile e attento che valorizza il territorio, offrendo un’esperienza autentica.
Articolo completo su Fs News