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Briciole di pane

Consiglio Nazionale Geologi: più di 27.000 scuole in aree a elevato rischio sismico

A San Giuliano di Puglia è il giorno del dodicesimo anniversario del crollo della scuola in cui morirono 27 bambini

Campobasso, 30 ottobre 2014 – “In Italia 27.920 edifici scolastici sono in aree ad elevato rischio sismico: 4856 in Sicilia, 4608 in Campania, 3130 in Calabria, 2864 in Toscana, 2521 nel Lazio”. È quanto ha affermato Michele Orifici, Coordinatore della Commissione Protezione Civile del Consiglio Nazionale dei Geologi nel corso della conferenza stampa tenutasi a San Giuliano di Puglia (CB), in occasione del dodicesimo anniversario della morte di 27 bambini e della maestra nel crollo della scuola del 31 ottobre del 2002.

Alla conferenza stampa, oltre ai rappresentanti del CNG, erano presenti Pia Antignani, oggi poco più che ventenne, sopravvissuta al terremoto del 2002, e Sergio Bianchi, papà di uno degli studenti morti a L’Aquila nel 2009 e presidente dell’Associazione Vittime Universitarie del Sisma.

“Il 50% delle scuole non ha il certificato di agibilità e molte sono state costruite prima del 1974, anno delle prime norme antisismiche – ha proseguito Orifici –. Una buona parte degli edifici scolastici è stata costruita prima del 1900 ed alcuni furono costruiti per essere inizialmente destinati ad un uso diverso. Questi sono dati del Consiglio Nazionale dei Geologi”.

Pierfederico De Pari, Consigliere Nazionale dei Geologi, ha sottolineato che il 70 % delle scuole è stato costruito prima del 1980. “Per adeguare o migliorare sismicamente il patrimonio edilizio scolastico italiano – ha affermato – occorrerebbero circa 50 miliardi di euro e 25 anni di lavori. Un tempo troppo lungo che questo Paese non può attendere”.

 

Premio di Laurea AVUS in ricordo degli studenti universitari morti a L’Aquila

Michele Orifici e Sergio Bianchi hanno anche presentato il Premio di Laurea AVUS in ricordo degli studenti universitari morti a L’Aquila, ideato dall’Associazione Vittime Universitarie del Sisma.

“Oggi proprio dalla scuola Francesco Jovine lanciamo il progetto didattico su scala nazionale – ha affermato Orifici – aperto a tutte le scuole primarie e secondarie di Primo grado con il quale divulgheremo nelle aule la conoscenza dei rischi naturali. In Italia oltre il 60% dell’edificato è stato costruito prima delle norme antisismiche. IL CNG parte con un piano nazionale di prevenzione che prevede la preparazione dei geologi per supportare l’attività di Protezione Civile, la promozione dei presidi territoriali, la conoscenza dei rischi naturali e la prevenzione nelle scuole.

Orifici ha sottolineato che il concorso nazionale che parte da San Giuliano di Puglia, ideato dai genitori degli studenti morti a L’Aquila, rappresenta una novità sostanziale e reale per questo Paese. “Per la prima volta – ha spiegato – metteremo in rete le scuole portando massicciamente il tema della prevenzione. Verrà premiata quella scuola che realizzerà il miglior progetto didattico sulla prevenzione”.

Gli fa eco Sergio Bianchi, il quale ha affermato che “con il Consiglio Nazionale dei Geologi andiamo nelle scuole per parlare ai ragazzi di oggi che saranno gli amministratori del domani e per dare loro l’opportunità di conoscere, sapere e di campire l’importanza della prevenzione, altrimenti la ricerca non avrebbe senso. Questo è l’unico obiettivo che abbiamo”.
 

MM