Davide Oldani: “è con la fatica che si conquistano gli obiettivi”
Lo chef stellato racconta a Italia in Bici la sua passione per le due ruote

Un fuoriclasse ai fornelli, ma anche un grande sportivo con trascorsi importanti, basti pensare che da ragazzo giocava a calcio in serie C. Poi complice un brutto infortunio si è dedicato anima e corpo alla cucina non tralasciando lo sport, dal tennis alle due ruote.
Lo chef stellato Davide Oldani racconta alla Guida di Repubblica la sua recente passione per il ciclismo. Un hobby condiviso con un gruppo di amici che lo ha portato in passato a pedalare quasi per 150 km al giorno e ancora oggi quando gli impegni professionali lo consentono monta in sella per andare da Cornaredo, comune della Città Metropolitana di Milano, sede del suo ristorante D’O, fino ad Abbiategrasso lungo il Naviglio e verso Sesto Calende.
Lo chef che ricorda con gran piacere di aver partecipato nel 2014 con il mito Felice Gimondi alla Gran Fondo a lui dedicata suggerisce l’alimentazione per gli appassionati delle due ruote. Nel menu, prima di partire frutta, fresca o secca e durante il viaggio barrette energetiche e molta acqua. Invece a fine corsa, un pieno di energia con un piatto di pasta, magari con i molluschi.
Nell’intervista lo chef confessa tra i suoi sogni in bicicletta: “Partire da casa mia e arrivare al mare. Naturalmente parliamo della Liguria come prima tappa, poi la Toscana. Da qui a vedere il mare in Liguria saranno 150chilometri, piu o meno, e se uno è allenato li fa in un giorno. Certo, devi fare due valichi, però…”.
Per Oldani che possiede tre modelli di Bianchi, le regioni ideali da percorrere a due ruote sono Valle d’Aosta, Dolomiti, Liguria e Toscana. La bicicletta è per lo chef, che ha ricevuto anche la stella verde per la sostenibilità, una assoluta maestra di vita e ricordando le pedalate in montagna ci tiene a sottolineare che “è con la fatica che si conquistano gli obiettivi”.