Dissesto idrogeologico, Anas: Occorre una regia unica per la tutela delle infrastrutture
Creare una struttura capace di analizzare a tutto tondo il dissesto è fondamentale per la prevenzione
Roma, 2 aprile 2015 - Dare vita ad una regia unica, che metta assieme tutte le informazioni raccolte dai diversi attori che operano sul territorio per monitorare il rischio idrogeologico a 360 gradi.
Tale lavoro congiunto, che può trarre ispirazione dall’esperienza virtuosa di Viabilità Italia, il Centro di coordinamento nazionale della viabilità, è, secondo i vertici di Anas, fondamentale per la salvaguardia delle infrastrutture del paese.
“Anas subisce i fenomeni di dissesto idrogeologico” - ha riferito Michele Adiletta, Direttore Centrale Esercizio e Coordinamento del Territorio di Anas,“in quanto i 25 mila km di rete stradale attraversano completamente il territorio nazionale. Spesso e volentieri si trova a subire frane, dilavamenti, alluvioni”.
In caso di situazioni di tipo emergenziale, il gestore della rete stradale e autostradale italiana porta avanti sempre più di frequente azioni a supporto delle istituzioni locali, in coordinamento con le prefetture, mettendo a disposizione anche materiali e strumenti tecnici che possono essere d’aiuto alle comunità locali. Per quanto concerne le attività di monitoraggio e prevenzione, queste vengono svolte dalle sue 20 sale operative che, assieme ad altri strumenti di informazione, come il giornale online (lestradedellinformazione.it) ed il notiziario delle infrastrutture (stradeanas.tv), stanno diventando sempre più un punto di riferimento anche per l’utenza.
Tale lavoro di analisi del territorio svolto potrebbe dunque sommarsi a quello che altre grandi società attive nel settore infrastrutturale italiano portano avanti. E’ di questo avviso anche Michele Adiletta.“La cosa migliore per prevenire e tutelare non solo la rete viaria in gestione Anas, ma tutte le reti infrastrutturali di questo paese- ha dichiarato- è che ci sia un coordinamento che tenga presente tutti i fenomeni che si vengono a determinare sul territorio nazionale. A me pare che struttura di missione predisposta dal Governo vada in questa direzione”.
“Se dovesse nascere una sovrastruttura a protezione di tutte le reti infrastrutturali- ha proseguito Adiletta- Anas potrebbe giocare un ruolo primario”. In effetti, la costituzione di Italia Sicura, l’unità creata per tenere sotto controllo il rischio di eventi dannosi che fanno tremare l’Italia, come è accaduto anche nell’ultimo periodo invernale, rappresenta un segnale importante dell’avvio di un percorso fondato sulla prevenzione. La cabina di regia di questa struttura, estremamente variegata e altamente tecnica, è affidata, tra gli altri, a rappresentanti dei ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente nonché a membri di Istituti di ricerca come l’Ispira e di enti tra cui la Protezione Civile ed il Consiglio Nazionale dei Geologi.
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