Dizionario della sostenibilità
La parola del giorno: energia rinnovabile

Le energie rinnovabili, come sintetizzato nel dizionario Treccani, “sono quelle fonti di energia non soggette a esaurimento; il loro sviluppo è indiscutibilmente una delle componenti fondamentali di ogni strategia politica tesa a raggiungere la minimizzazione globale degli impatti ambientali associati al funzionamento ottimale dei sistemi energetici.”
L’energia rinnovabile proviene da fonti naturali o processi che vengono costantemente reintegrati come la luce solare, il vento, le maree, le onde e il calore geotermico e a differenza delle non rinnovabili, sono forme di energia che rispettano le risorse provenienti dal mondo naturale, non inquinano e non si esauriscono, dal momento che hanno la capacità di rigenerarsi a fine ciclo.
Da anni ormai, le energie rinnovabili hanno fatto il loro ingresso anche nel nostro Paese e si stanno sempre più affermando come energia del futuro, a disposizione di tutti, pulita ed economica. E, dinanzi a fenomeni negativi legati ai cambiamenti climatici, occupano uno spazio sempre più ampio nel dibattito mondiale rispetto al loro utilizzo, che si punta a rendere primario rispetto alle fonti fossili, più inquinanti.
Tra le più comuni e utilizzate fonti di energia rinnovabili, troviamo il sole, il vento, le risorse idriche e geotermiche e le biomasse. A ognuna di queste tipologie è associata una determinata tecnologia che permette di ricavare energia a basso impatto. L’iniziale diffidenza rispetto agli investimenti sulla produzione di energia green è stata legata a una minore ‘resa’ rispetto allo sfruttamento della materia prima fossile.
Tuttavia, l’affinarsi delle metodologie di ricavo, unitamente a una serie di protocolli internazionali volti alla riduzione delle emissioni, ne ha aumentato la produzione.
Stando all’ultimo report del GSE, l’energia rinnovabile in Italia cresce, anche se marginalmente. Quanto è emerso, difatti, è un quadro in progressivo, ma lento miglioramento e comunque al di sopra degli obiettivi del Piano d’Azione Nazionale per le energie rinnovabili (PAN), confermando che le fonti rinnovabili nel panorama nazionale hanno mantenuto un ruolo di primo piano. Tra loro, la fonte che ha dato il maggior contributo è quella idroelettrica, seguono il fotovoltaico, l’eolico, le bioenergie e la geotermia. Sommando assieme le percentuali rese dalle varie tipologie di energia utilizzata, risulta che la quota dei consumi energetici complessivi coperta da energia rinnovabile in Italia è del 18,2%.
Anche Anas, rispetto all’energia derivante da fonti rinnovabili, ha assunto una posizione netta. A partire da agosto 2020, ha cominciato ad usare e solo energia sostenibile, rinnovabile e pulita per tutte le sue attività aziendali, provvedendo tramite l’adesione a Convenzione Consip, all’acquisto di energia verde per ridurre le emissioni di anidride carbonica.
Con la fornitura annuale degli oltre 3.800 punti di prelievo, per un consumo di circa 380mila MWh all’anno, l’azienda produce un beneficio ambientale equivalente alla non emissione di oltre 100mila tonnellate di CO2, (in base agli indicatori di emissioni medie prodotte dal settore elettrico italiano riportate nel Rapporto Ispra 317 del 2020).
Nel 2019, Anas ha anche aderito al Piano di Sostenibilità del Gruppo FS per Sicurezza, Mobilità Sostenibile ed Energia. I tre principali obiettivi del Piano prevedono l’incremento della sostenibilità del trasporto intermodale per merci e persone, il miglioramento della sicurezza su rete ferroviaria, stradale e autostradale e la riduzione delle emissioni di CO2 per diventare carbon neutral entro il 2050.
https://www.treccani.it/enciclopedia/energie-rinnovabili
https://www.gse.it/dati-e-scenari/monitoraggio-fer/monitoraggio-nazionale/obiettivo-complessivo