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Briciole di pane

Geologi, il 6 settembre la Giornata nazionale sui georischi

Il Consiglio Nazionale dei Geologi scende nelle piazze per parlare direttamente con i cittadini

Roma, 12 agosto 2015 – È stata organizzata per il prossimo 6 settembre la più imponente operazione di promozione della geologia in Italia. Per la prima volta, infatti, si svolgerà la Giornata nazionale sui georischi, durante la quale i geologi scenderanno nelle piazze per parlare direttamente con i cittadini.

“Vogliamo dare l’opportunità a tutti i cittadini di conoscere i georischi dalle alluvioni, alle frane, dai terremoti ai vulcani – ha affermato il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano –. L’obiettivo è quello di stimolare l’interesse di ogni cittadino e di ogni comunità verso i rischi geologici e di conseguenza verso i temi dell’autoprotezione”.

“Cos’è la Geologia? Quali sono i rischi geologici a cui è esposto il mio territorio? La mia casa è sicura? La strada che percorro ogni giorno per andare al lavoro è sicura? Il mio Comune ha un piano di protezione civile? Conosco i corretti comportamenti da assumere in caso di un evento geologico che colpisca il luogo in cui vivo, lavoro o transito abitualmente? Ecco – ha proseguito Graziano –, queste sono alcune delle domande che vorremmo che ogni persona si ponesse attraverso questa iniziativa. Questa volta saremo noi geologi a scendere per le strade, ad incontrare direttamente i cittadini. Esporremo le carte geologiche ma anche immagini degli eventi geologici del passato. La gente potrà vedere da vicino gli strumenti di indagine e di studio utilizzati dai geologi e stimoleremo l’interesse verso le tematiche connesse alla Geologia. Nelle Piazze d’Italia sarà una festa che coinvolgerà bambini e famiglie. Si potrà essere geologi per un giorno ed i più piccoli avranno l’opportunità di partecipare ad attività laboratoriali”.

Gli Ordini Regionali dei Geologi saranno quindi presenti con postazioni in alcune delle principali piazze italiane (l’elenco è disponibile sul sito www.cngeologi.it). A Palermo interverrà il Presidente Nazionale Gian Vito Graziano con il coordinatore della Commissione Protezione Civile del CNG, Michele Orifici, per incontrare la gente spiegando in prima persona gli strumenti usati dai geologi, mostrando la carta geologica d’Italia, illustrando cosa fa un geologo e spiegando perché sia importante conoscere i georischi.




Frane, alluvioni, terremoti e vulcani: i numeri dei georischi

Nel lanciare l’iniziativa, Gian Vito Graziano ha segnalato i numeri dei georischi nel nostro paese. “Nel 2014 si sono verificati 211 eventi di frana importanti che hanno causato complessivamente 14 vittime e danni alla rete stradale e ferroviaria – ha affermato –. Le Regioni più colpite sono state Liguria, Piemonte, Toscana, Veneto, Campania, Lombardia e Sicilia”.

“La stima della popolazione esposta a rischio alluvioni in Italia è pari a 8milioni 600mila abitanti nello scenario di pericolosità idraulica media (tempo di ritorno fra 100 e 200 anni), mentre i beni culturali esposti al medesimo rischio sono circa 28.500 e circa 7.100 le strutture scolastiche”.

Il Presidente del CNG ha poi spiegato che “il rischio sismico si concentra nella parte centro-meridionale della Penisola, lungo la catena montuosa appenninica, in Calabria e Sicilia ed in alcune regioni settentrionali, come il Friuli, parte del Veneto e la Liguria occidentale. Solo la Sardegna non risente particolarmente di eventi sismici. La popolazione che vive in aree ad elevato rischio sismico è di circa 24 milioni di abitanti, che vivono nel 46% degli edifici”.

“L’Italia – ha concluso Graziano – è altresì fortemente esposta al rischio delle eruzioni vulcaniche. I vulcani attivi, caratterizzati da eruzioni frequenti, sono l’Etna e lo Stromboli. I vulcani quiescenti, la cui ultima eruzione è avvenuta negli ultimi 10 mila anni, sono: Colli Albani, Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio, Lipari, Vulcano, Panarea, Isola Ferdinandea e Pantelleria. I vulcani sottomarini, alcuni dei quali attivi (Marsili, Vavilov e Magnaghi), sono concentrati nel Mar Tirreno e nel canale di Sicilia”.

MM

  Maggiori informazioni sul sito del Consiglio Nazionale dei Geologi