Gibelli: “Il PNRR è una grande opportunità perché si premia la progettualità e si finanzia quello che è stato effettivamente realizzato”
Il presidente di ASSTRA all’ apertura dell’International Bus Expo- Driving Experience

Idrogeno blu cruciale per rendere sempre più “green” il trasporto pubblico. Questo il filo conduttore del discorso di Andrea Gibelli, presidente di ASSTRA, intervenuto a Misano all’ apertura dell’evento International Bus Expo- Driving Experience.
“Pensiamo che nella fase transitoria verso la piena sostenibilità energetica realisticamente ci sarà spazi per l’idrogeno “blu” - basato sull’utilizzo del bio gas - che è più verde dell’idrogeno “verde” in quanto - nel nostro modello - permette un saldo negativo di Co2, a differenza di quello verde che si basa sull’invarianza di Co2. – ha sostenuto Gibelli -. È un punto che va compreso, discusso, è un elemento di trattativa nel sistema. Ma non mi fermerei ai colori, c’è da comprendere gli effetti della tecnologia sulle filiere, comprese quelle dedicate agli autobus, in quanto la fase transitoria non può essere infinita. In particolare per lo svecchiamento dei mezzi più vecchi Euro 1-2-3 bisogna capire chi dovrà sostenere i finanziamenti di mezzi che sono utilizzati nel contratto di servizio. A questo proposito riteniamo che debba essere valutata l’istituzione di un fondo rotativo – sia sulla parte corrente che quella investimenti - coerente con l’agenda del PNRR che traguarda al 2026, ma prevede interventi da subito. Il PNRR è una grande opportunità che finalmente inverte i termini perché si premia la progettualità e si finanzia quello che è stato effettivamente realizzato”.
Un percorso che però prevede una velocità differenziata di applicazione. “Certo è che se analizzo il quadro come Presidente di Confservizi, se guardo alle utility, - continua Gibelli- rilevo un enorme sbilanciamento territoriale tra Centro-Nord e Sud nella capacità di accompagnare la transizione energetica verso la mobilità sostenibile. Nella transizione energetica dobbiamo capire da oggi quanto peserà la transizione digitale, in un contesto dove la differenza tra circuito urbano ed extra urbano fra 10/20 anni sarà sempre più sfumata con lo smart working e l’inserimento di nuove tecnologie, ad esempio quella relativa alle nuova generazione di batterie che prevede l’abbattimento delle finestre di ricarica”.
È sempre dal PNRR che derivano le opportunità per il mondo dei trasporti. “Tutto è migliorabile in termini normativi, ma è chiaro che a tendere nel servizio di trasporto urbano/extra urbano, la distinzione tra fornitore di carburante e utilizzatore con mezzi tradizionali non è la stessa esistente tra vettori energetici e mezzi con tecnologia avanzata, è tutto molto più integrato. In questo senso il PNRR rappresenta una grande occasione per creare filiere autentiche e fare sistema. L’importante è mettere a terra i progetti e i produttori in questo processo (pur di fronte di alcune incertezze normative) trovano nelle aziende acquirenti un alleato più forte rispetto al passato dal punto di vista strategico. Sotto questo profilo Francia e Germania sono un punto di riferimento in Europa in quanto la direttiva appalti consente loro di decidere una gara in 8 mesi mentre in Italia le modalità autorizzative italiane richiedono tempi doppi. La normativa di attuazione del PNRR e la regolazione non potranno non tenerlo presente” ha concluso Gibelli