Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Giovannini: investimenti Pnrr in ferrovie ridurranno le disuguaglianze del 38%

Il ministro del Mims è intervenuto alla presentazione del nuovo rapporto del Club di Roma a Milano a 50 anni dallo storico report "I limiti dello sviluppo"

“L'investimento sulle ferrovie ridurrà, in termini di impatto atteso, del 38% l'indice Gini di diseguaglianza nell'accesso alle ferrovie. Il progetto Pinqua alla qualità dell'abitare, 3.2 miliardi di investimenti sulla rigenerazione urbana, contiene la valutazione in termini di impatto non solo sulla Co2 e sulla riduzione delle bollette delle famiglie che vivono in quei quartieri ma anche di spazi dedicati alle scuole e alle attività culturali". Lo ha dichiarato, come riporta Italpress, il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, durante la presentazione del nuovo rapporto del Club di Roma a Milano a 50 anni dallo storico report "I limiti dello sviluppo", facendo un bilancio sui 17 obiettivi del Pnrr nell’ambito delle infrastrutture. "Questo tipo di valutazione – prosegue - dovrà diventare la pratica corrente per i nuovi progetti infrastrutturali", per "cambiare in profondità non solo cosa fare ma anche come farlo". 

Sull’impegno del governo sui temi della sostenibilità, il ministro ha sottolineato: "Come membro del club di Roma e ragazzo del 1976 che, leggendo un libro basato sul rapporto di club di Roma, decise di fare l'economista, non posso non essere preoccupato per il presente e per il futuro" e quindi dire che "va tutto bene". Ma "questo governo ha introdotto cambiamenti significativi nel modo di fare le cose", una vera e propria "rivoluzione copernicana" sebbene "difficile da realizzare". Il ministro ha infatti ricordato la creazione di un ministero dedicato alla transizione ecologica, novità che ha contribuito a "un salto culturale" modificando "il linguaggio" delle persone, la revisione della Costituzione agli articoli 9, che disciplina la tutela dell'ambiente "nell'interesse delle future generazioni", e il 41, dove si dice "chiaramente che l'attività economica non può essere fatta determinando danni alla salute e all'ambiente".

Molto rilevante, poi, la direttiva del presidente del consiglio che prevede l'adeguamento dei "progetti infrastrutturali ai 17 obiettivi dell'agenda 2030". Sostenibilità ambientale ma anche economica e sociale, spiega il ministro che, grazie alla direttiva, sono quindi il parametro su cui saranno valutati i progetti dei ministeri, a partire da quelli di fattibilità tecnico-economica che "vanno disegnati secondo principi di impatto ambientale e sociale". Cosa che, peraltro, "l'impostazione del Next Generation Eu obbliga" a fare, in linea con "le decisioni che come governo abbiamo assunto per il Pnrr" e che stanno diventando approccio "generalizzato". 
 
 

  Leggi anche "Giovannini: in arrivo allegato Def infrastrutture-trasporti"