Giovannini: la decarbonizzazione è una decisione europea
Il ministro, intervenuto alla presentazione del Rapporto Stemi, sottolinea che occorre accelerare la transizione entro i prossimi 8 anni

''La decarbonizzazione non è un'opzione, ma è una decisione europea su cui siamo fortemente impegnati. È una sfida e una priorità per trasformare il Paese secondo un modello di sviluppo sostenibile ed è un'opportunità anche per il settore industriale. Il Rapporto Stemi è uno strumento di analisi basato sulle attuali evidenze scientifiche che servirà a valutare le scelte politiche per il raggiungimento dell'obiettivo 'zero emissioni' nel 2050''. A dichiararlo è il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, nel corso della presentazione del Rapporto "La decarbonizzazione dei trasporti", elaborato dalla Struttura Transizione Ecologica della Mobilità e delle Infrastrutture (STEMI) del Mims. Lo riportano le agenzie di stampa.
''L'obiettivo – prosegue il ministro - è accelerare la transizione ecologica, riducendo drasticamente le emissioni inquinanti e climalteranti nei trasporti nei prossimi otto anni. Per il Paese è una grande sfida verso un modello di sviluppo sostenibile e per le imprese una grande opportunità di innovazione e business''.
''Il Rapporto Stemi offre considerazioni scientifiche e suggerimenti di policy a beneficio sia del settore pubblico sia di quello privato. Dal punto di vista degli interventi infrastrutturali - aggiunge Giovannini - date le condizioni tecnologiche attuali e ferma restando l'esigenza di continuare a sperimentare soluzioni alternative ai combustibili fossili, è fondamentale investire in sistemi di generazione elettrica da fonti rinnovabili e potenziare la rete di ricarica. Molti degli interventi del Mims, inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, o finanziati con l'ultima legge di Bilancio, vanno nella direzione indicata dal Rapporto, ma ulteriori investimenti saranno necessari da parte del settore pubblico e del settore privato per raggiungere gli obiettivi europei''.
Come ha ricordato il ministro "la trasformazione dei trasporti implica una trasformazione del sistema di produzione e delle scelte individuali, è un 'cubo di Rubik' difficile da mettere insieme. Serve un approccio complessivo che poi deve tradursi in politiche, e deve farlo oggi senza attendere un futuro che sarà determinato dalle scelte che faremo adesso. L'obiettivo è accelerare la transizione ecologica, riducendo drasticamente le emissioni inquinanti e climalteranti nei trasporti nei prossimi 8 anni. Per il Paese è una grande sfida verso un modello di sviluppo sostenibile e per le imprese una grande opportunità di innovazione e business".
Quello della decarbonizzazione, aggiunge Giovannini, "è un tema complesso da un punto di vista strutturale e anche politico. Sul piano politico il nostro paese non è un'isola indipendente da tutto il resto, non possiamo non prendere in considerazione gli orientamenti dell'Ue e altre organizzazioni internazionali. Anche nei dialoghi con le compagnie di bandiera è evidente che serve una reciprocità, non possibile avere un sistema globale che funzioni se un determinato tipo di carburante non è disponibile in tutti gli scali. Questo rende sul piano politico complesso raggiungere accordi che permettano al sistema di funzionare".