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Briciole di pane

I criteri ambientali minimi nell’ambito degli acquisti pubblici sostenibili

La loro applicazione consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti più adatti allo scopo di produrre un effetto sul mercato – di Massimo Gemelli e Massimo Marrocchi, Unità Infrastruttura Tecnologica, Impianti, Energia di Anas (Gruppo FS Italiane)

La sostenibilità ambientale è un aspetto che sta entrando sempre più nelle vite di tutti noi e nei processi delle aziende, anche quelle pubbliche. Uno degli aspetti che da qualche anno è entrato pienamente a regime all’interno del Public Procurement è quello dei Criteri Ambientali Minimi (CAM). 

I CAM sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto di un prodotto o servizio, volti ad individuare la soluzione migliore sotto il profilo ambientale, in tutto il ciclo di vita dello stesso. I CAM sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della Pubblica Amministrazione (Green Public Procurement - GPP) e sono adottati con Decreto del Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM).        

La loro applicazione consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti più adatti allo scopo di produrre un effetto sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della Pubblica Amministrazione.   

I CAM sono stati introdotti con l’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, con l’art. 34 recante Criteri di sostenibilità energetica ed ambientale del D. Lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.Lgs. 56/2017), che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti. 

I GPP sono obbligatori in base all’art. 34 del D. Lgs. 50/2016 “Codice degli appalti”, e prevedono l’adozione dei “CAM” contenuti nei documenti approvati, o che sono e verranno approvati in seguito, con Decreto Ministeriale, per ogni categoria di prodotto o servizio.  

In particolare, l’obbligo per le stazioni appaltanti è quello di inserire nei bandi di gara almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei documenti di CAM. Al comma 2, lo stesso articolo sancisce che i CAM siano tenuti in considerazione anche ai fini della stesura dei documenti di gara per l'applicazione del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, dando seguito alla raccomandazione, già contenuta nella premessa dei CAM stessi, di inserire nei bandi di gara anche i criteri premianti ivi contenuti. 

Questo obbligo garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva non solo nell’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, ma nell’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili, “circolari”, e nel diffondere l’occupazione “verde”. Oltre alla valorizzazione della qualità ambientale e al rispetto dei criteri sociali, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi risponde anche all’esigenza della Pubblica Amministrazione di razionalizzare i propri consumi riducendone, ove possibile, la spesa.   

Allo stato attuale sono stati adottati i CAM per 18 categorie di forniture ed affidamenti nel seguito elencati: 

Arredi per interni, Arredo Urbano, Ausili per l’incontinenza, Calzature da lavoro e accessori in pelle, Carta, Cartucce, Edilizia, Illuminazione pubblica (fornitura e progettazione), Illuminazione pubblica (servizio), Illuminazione riscaldamento e raffrescamento per edifici, Lavaggio industriale e noleggio di tessili  materasseria, Rifiuti urbani, Ristorazione collettiva, Sanificazione, Stampanti, Tessili, Veicoli, Verde Pubblico. 

A titolo di esempio, nel caso dei CAM per il servizio di fornitura e progettazione per l’illuminazione pubblica, sono definiti: 

·       I valori minimi di efficienza luminosa per gli apparecchi illuminanti; 

·       Le specifiche tecniche minime degli apparecchi; 

·       Le prestazioni di durata minima di funzionamento e le garanzie per gli apparecchi a LED (almeno 5 anni); 

·       Le prescrizioni normative da ottemperare per l’installazione; 

·       I requisiti minimi che debbono possedere i progettisti per la progettazione di impianti di pubblica illuminazione; 

Di interesse per Anas è anche il Decreto del 24 dicembre 2015 relativo all’adozione dei Criteri Ambientali Minimi per l'affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione, manutenzione di edifici e per la gestione dei cantieri della Pubblica Amministrazione. 

I CAM per le varie tipologie merceologiche vengono periodicamente emessi e aggiornati anche per tenere conto sia dello sviluppo tecnologico, sia delle nuove direttive energetiche. 

Tra i nuovi CAM in corso di definizione è presente quello relativo ai servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione e manutenzione di strade. 

Ogni CAM, fermo restando le peculiarità di ogni categoria merceologica, presenta una struttura simile: ad una premessa che descrive la categoria e fornisce un quadro della normativa del settore, seguono i Criteri Ambientali Minimi che si applicano a ciascuna fase dell’affidamento come la scelta dei candidati idonei a svolgere il servizio, le specifiche tecniche relative ai materiali ed ai processi oggetto del lavoro o del servizio, i criteri premianti da inserire negli appalti nell’ambito ambientale. 

Per ciascuno dei criteri ambientali suddetti vengono poi definite le modalità atte alla verifica delle conformità. Anas ha già recepito i CAM relativi alla gestione dei rifiuti nell’apposita procedura aziendale per tale tipologia di attività.  

Con l’entrata in vigore il 15 settembre 2020 della legge n. 120, che ha convertito con modifiche il cosiddetto “Decreto Semplificazioni”, introducendo alcune importanti novità in materia di affidamenti di lavori, servizi e forniture, è stata ribadita l’applicazione ai bandi di gara dei Criteri Ambientali Minimi.

L’obbligo dell’introduzione dei Criteri Ambientali Minimi è un passo importante verso la sostenibilità delle opere e delle forniture pubbliche, anche alla luce del fatto che in un prossimo futuro sarà allargato l’elenco delle categorie merceologiche soggetti a tali criteri. 

Sul tema dei GPP e dell’applicazione dei CAM è stato stipulato un accordo tra ANAC e Ministero della Transizione Ecologica al fine di fornire ausilio alle stazioni appaltanti e garantire uniformità di indirizzi. L’accordo prevede, oltre all’attività di monitoraggio e vigilanza, anche una collaborazione nell’ambito dell’attività regolatoria e di indirizzo attraverso la condivisione di atti di indirizzo, linee guida, clausole-tipo per bandi e capitolati e atti simili, necessari per attuare le norme in materia di sostenibilità ambientale degli acquisti pubblici, nonché nelle attività di formazione sul GPP e sui CAM. 

Visto il ruolo centrale che rivestono le Amministrazioni Pubbliche sul fronte degli acquisiti e della realizzazione di nuove opere, la speranza è che i CAM presenti ed i nuovi che verranno emessi potranno elevare la valutazione delle sostenibilità ad un ruolo di primaria importanza nella scelta delle modalità e degli affidatari degli appalti pubblici.