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Briciole di pane

I giovani scelgono il treno

In Svezia il traffico negli aeroporti sta diminuendo, con un numero crescente di viaggiatori che dice di preferire il treno all'aereo per motivi ambientali

Sempre più i giovani cittadini svedesi evitano l'aereo perché troppo inquinante e scelgono il treno, seguendo l'esempio dell'attivista Greta Thunberg. Il fenomeno si è guadagnato addirittura un neologismo: flygskam o “vergogna di volare”. Si tratta della rinuncia a prendere l’aereo in ragione di una vera e propria "vergogna" per l’ impatto ambientale che questo mezzo di trasporto può avere dal punto di vista climatico. L’esempio di Greta sta riscontrando ampio consenso tra l’opinione pubblica anche perché sta crescendo la consapevolezza, soprattutto nelle nuove generazioni, sull’inquinamento che producono gli aeroplani.

I dati mostrano che l'aviotrasporto gioca un ruolo chiave nelle dinamiche emissive e climatiche: secondo una recente ricerca del gruppo Transport & Environment - la Federazione europea per il trasporto e l'ambiente - quasi la metà della riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dai trasporti terrestri in Europa entro il 2030 potrà essere vanificata dalla continua crescita delle emissioni nei settori della navigazione e del trasporto aereo. Il giornale Post.it, in un articolo sui sistemi di mobilità meno inquinanti, ha calcolato che un viaggio da Zurigo a Milano, per esempio, comporta l’emissione di 104 chilogrammi di CO2 per passeggero in aereo, contro 3 chilogrammi nel caso del treno. Anche su una tratta più lunga, come da Londra a Marsiglia (poco meno di 1.000 km), un aereo produce per passeggero 311 chilogrammi di CO2, contro i 36 del treno. A prescindere quindi dal modo in cui viene prodotta l’energia, il confronto tra treno e aereo porta sempre alla vittoria del primo, in termini di minore impatto ambientale. Per molto tempo gli effetti dei viaggi aerei sul clima non sono stati presi in considerazione dall’opinione pubblica, da un lato per la mancanza di consapevolezza, dall’altro proprio perché è solo una minoranza di persone che sceglie di volare.

Il crescente interesse intorno a Greta Thunberg e alle sue iniziative ha portato invece negli ultimi mesi a cogliere il problema, soprattutto in Svezia, dove si parla da più tempo del nuovo attivismo studentesco sull’ambiente. Oggi nel Paese scandinavo infatti molte persone si stanno progressivamente spostando verso sistemi di mobilità meno inquinanti quali il treno. Secondo un sondaggio del WWF, il 23% degli svedesi ha rinunciato all’aereo proprio per ridurre il proprio impatto sull’ambiente, mentre il 18% ha scelto il treno in relazione alla sua maggiore eco-compatibilità. La percezione negativa di volare sta portando le compagnie aeree svedesi a rivedere le loro strategie commerciali.

La Scandinavian Airlines (SAS), per esempio, ha avviato un programma di sostituzione dei suoi aeroplani più datati, con modelli più recenti e con motori più efficienti. Altre compagnie aeree stanno seguendo la stessa strategia, non solo però per il bene del pianeta. Aeroplani più efficienti consentono di ridurre il costo del carburante e ottimizzano la resa degli aeroplani e delle rotte che coprono. La Swedavia AB, gestore di diversi aeroporti, compresi quelli più grandi di Stoccolma e Göteborg, ha avviato campagne di comunicazione per informare e rassicurare i viaggiatori sulle iniziative adottate al fine di ridurre l’impatto ambientale dei suoi servizi. La società sta lavorando per utilizzare mezzi meno inquinanti e si è impegnata a raggiungere il 100 per cento di energia impiegata da fonti rinnovabili nei suoi aeroporti entro la fine del 2020. Nel 2018 la Svezia ha inoltre avuto la crescita più bassa nel numero di passeggeri dell’ultimo decennio. In compenso, sono aumentate sensibilmente le persone che prendono il treno con 32 milioni di passeggeri e un aumento che secondo le ferrovie statali svedesi è proprio dipeso da una maggiore sensibilità sul tema ambientale.