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Briciole di pane

“Il mix rotaia-viabilità rappresenta una carta vincente per l’accessibilità all’Italia minore”

Intervista a Stefano Maggi, Professore Ordinario di Storia Contemporanea dell’Università degli Studi di Siena

Prof. Maggi, il fenomeno delle ferrovie turistiche e dei treni storici sta crescendo a livello mondiale, quale è la situazione in Italia? 

Le ferrovie turistiche hanno ormai una lunga storia, sia le ferrovie panoramiche, sia le ferrovie storico-museali. Le ferrovie panoramiche presentano numerosi esempi in Svizzera, dove anziché chiudere i “rami secchi”, come si è fatto in Italia, si sono valorizzate le linee di montagna per scopi turistici, fino a fare della ferrovia una delle principali attrazioni del territorio. Dal lato delle ferrovie storico-museali, il primo recupero di una linea ferroviaria chiusa al traffico risale addirittura al 1951 in Gran Bretagna, con trazione a vapore. In Italia, questi sviluppi sono stati molto più recenti, cominciano a metà anni ’90, con i primi due esempi sulla rete FS, risalenti rispettivamente al 1994 con la Ferrovia del Basso Sebino (FBS) fra Palazzolo sull’Oglio e Paratico Sarnico in Lombardia e al 1996 con la Ferrovia Val d’Orcia (FVO), fra Asciano e Monte Antico in Toscana, con il servizio Treno Natura. In quel periodo, alcuni treni storico-turistici cominciarono a circolare anche sulle ferrovie regionali come in Sardegna e sulla Genova-Casella.Recentemente, la valorizzazione delle ferrovie con treni storici ha trovato un grande sviluppo, grazie a Fondazione FS con il progetto “Binari senza” tempo, nato per quattro ferrovie nel 2015, con la FBS, la FVO prima ricordate, alle quali si sono aggiunte la “Ferrovia del Parco” in Abruzzo, cioè la Sulmona-Carpinone, e la “Ferrovia della Valle dei Templi” in Sicilia, fra Agrigento e Porto Empedocle. Gli itinerari sono saliti a 10 nel 2018 e sono tuttora in espansione, anche negli ultimi mesi. 

Le ferrovie storiche possono rappresentare un driver per lo sviluppo di un turismo slow e sostenibile? 

 Le ferrovie storiche hanno un futuro nel settore turistico, bisogna però gestirle in maniera innovativa, senza i vincoli stringenti dei treni ordinari e “in rete” con la cosiddetta “mobilità dolce”, come gli spostamenti a piedi e in bicicletta. Il fascino del viaggio sul treno d’epoca nelle nostre ferrovie rappresenta davvero un punto di forza per lo sviluppo di un turismo “slow” attento all’ambiente.  

 

Il 29 maggio si celebra la rievocazione dei 150 anni della ferrovia Siena-Asciano-Grosseto. Per l’occasione un treno storico percorrerà questa tratta. Ci può anticipare come si svolgerà questa giornata? 

Il 29 maggio si celebra il 150° anniversario della ferrovia insieme al 25° anniversario del servizio turistico del Treno Natura, grazie al quale la linea ferroviaria è rinata. In ricordo del lontano maggio 1872, quando la ferrovia fu inaugurata, dalla stazione di Siena partirà un treno a vapore per Grosseto alle ore 9 del mattino. Saliranno sul treno, oltre alle autorità, alcuni figuranti in costume d’epoca dell’Associazione Pro-Loco di Torrenieri e saranno presenti, per supporto e informazioni, i volontari dell’Associazione Ferrovia Val d’Orcia che festeggia i 25 anni di attività. 

Alla stazione di Torrenieri Montalcino i viaggiatori saranno accolti dalla Filarmonica “G. Puccini” di Montalcino. Al Dancing l’Etoile al centro del paese di Torrenieri si terrà il convegno Ferrovia Siena-Grosseto: 150 anni - Treno Natura: 25 anni, durante il quale sarà presentato il volume Ferrovia Val d’Orcia. Guida storica e panoramica sui binari del Treno Natura. Inoltre sarà proiettato il filmato La memoria e la rinascita della ferrovia, a margine del convegno Ferrovie e turismo: “buone pratiche”. I viaggiatori saranno inoltre accolti dallo stand de “L’Eroica” e potranno inoltre visitare le cantine del paese. 

Altra sosta a Monte Antico (Comune di Civitella Paganico), dove i viaggiatori troveranno la Compagnia Teatrale Amatoriale “I sottosopra” e i tamburini di Borgo Franco di Paganico. Qui si terrà l’inaugurazione della Bicistazione realizzata all’interno dei locali della stazione e si presenteranno i percorsi ciclopedonali.  

Da Monte Antico sarà possibile il rientro a Siena, con treni ordinari, per chi non vuole proseguire per Grosseto, tappa finale, dove il treno arriverà alle ore 18,10. Per informazioni: booking@visionedelmondo.com, tel. 0577 48003. 

 

Il valore del treno tra passato e futuro. Secondo Lei in cosa consiste il fascino del viaggiare su rotaia? 

Il treno è stato fin dalle origini una grande attrazione per adulti e bambini, ha tanti appassionati in giro per il nostro paese e per il mondo. Per molto tempo, nel periodo di sviluppo della motorizzazione di massa, durato per tutta la seconda metà dell’Ottocento, il treno è stato in gran parte dimenticato, ma oggi torna alla ribalta come mezzo sostenibile. Il suo fascino, unito alla tutela dell’ambiente, rappresenta la carta vincente per valorizzare le aree interne. 

 

Le ferrovie storiche possono promuovere un’accessibilità diffusa sul territorio contribuendo a destagionalizzare e redistribuire i flussi di visitatori oltre che decongestionare le grandi città dalle masse di turisti? 

Le ferrovie storiche hanno davvero grandi potenzialità, bisogna scommettere oggi sulle reti di trasporto nel territorio, per esempio su uno stretto raccordo fra treno e bus nel campo dei movimenti pendolari e sistematici, mentre nel settore della mobilità turistica occorre integrare il treno con le altre forme di mobilità dolce, cammini e piste ciclabili. La ferrovia va quindi raccordata alla viabilità minore, in modo da poter fare percorsi a piedi o in bicicletta e quando si è stanchi proseguire in treno. Il mix rotaia-viabilità rappresenta una carta vincente per l’accessibilità all’Italia minore – si potrebbe dire – e anche per avere un turismo meglio distribuito nelle stagioni dell’anno.