Isi, AD Anas: Abbiamo accelerato il processo di de-carbonizzazione previsto dall’UE per il 2050
L’Amministratore delegato intervenuto al Convegno ENAV “5th Sustainability Day”

“La sostenibilità è al centro dei valori di Anas. Viviamo in un contesto dove è la società che ci chiede di essere sempre più attenti alle tematiche di natura ambientale. Negli ultimi cinque anni sono più che raddoppiate le richieste e segnalazioni relative a queste tematiche”. È quanto ha dichiarato l’Amministratore delegato di Anas, Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, Aldo Isi, intervenuto al Convegno ENAV “5th Sustainability Day” a Palazzo Wedekind, in Piazza Colonna a Roma.
“Per questo – prosegue l’AD - è importante sempre essere in linea con le esigenze delle persone e del Pianeta. Non solo ci rende attuali, ma ci rende indispensabili. Una ricerca realizzata nel 2022 da DOXA sulla percezione di Anas nel Paese ha stabilito che i cittadini italiani riconoscono che l’azienda è attivamente impegnata nel ridurre le emissioni di CO2 e in progetti di salvaguardia ambientale”.
L’azienda ha infatti accelerato il processo di de-carbonizzazione previsto dall’UE per il 2050. In particolare, ricorda Isi “stiamo lavorando secondo le indicazioni del Gruppo FS di cui facciamo parte, per anticipare di dieci anni il traguardo fissato dall’Europa, puntando a diventare carbon neutral, azzerando le emissioni di CO2 per ridurre l’impatto climatico. Il target mira ad autoprodurre almeno il 40% del nostro fabbisogno energetico utilizzando fonti rinnovabili. Il lavoro è già in itinere. A partire da agosto 2020, utilizziamo energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e pulita per tutte le attività aziendali. Tramite l’adesione alla convenzione Consip, abbiamo acquistato tutto lo stock disponibile di energia pulita per le sedi di lavoro, per le gallerie e per l’illuminazione lungo la nostra rete stradale. Con la fornitura annuale degli oltre 3.800 punti di prelievo, per un consumo di circa 380mila MWh all’anno, Anas produce un beneficio ambientale pari alla non emissione di oltre 100mila tonnellate di CO2”.
Tra le iniziative di efficientamento energetico, il Progetto Green Light, avviato nel 2017, allo scopo di sostituire nelle gallerie gli apparecchi di illuminazione obsoleti con LED di ultima generazione, dotati di moduli wireless per la regolazione del flusso e annesso monitoraggio dei consumi. Un intervento che riguarda anche l’innalzamento dei livelli di sicurezza, potenziando la visibilità e la qualità di diffusione dell’illuminazione artificiale.
“Ad oggi ha coinvolto oltre 100 gallerie con una riduzione di circa il 40% dei consumi iniziali pari a un risparmio di 3,36 milioni di euro. Inoltre, il Progetto Green Light ha permesso la riduzione delle emissioni in atmosfera per circa 5.000 tonnellate di CO2 all’ anno” ha dichiarato.
Un altro esempio concreto, sottolinea Isi, è “Smart Light, il nuovo sistema di controllo di Anas dell’impianto di illuminazione. Il sistema è stato testato sul Grande Raccordo Anulare di Roma e consente una regolazione “punto punto” del flusso luminoso, attraverso una tecnologia wireless di ultima generazione. Le lampade a LED che illuminano il GRA sono a basso impatto ambientale e ad alto risparmio energetico, caratteristiche che assicurano altissimi livelli di sostenibilità ambientale, poiché, ottimizzando la luce verso il piano stradale, consentono un importante risparmio energetico unito all’abbattimento dell’inquinamento luminoso”.
Anas ha introdotto i criteri di sostenibilità nella sua catena di fornitura: “In questo quadro la rete stradale e autostradale è compatibile sia in fase di realizzazione (riutilizzo di materiali di risulta in ottica di economia circolare, cantieri stradali sostenibili) che in fase di esercizio (con corridoi faunistici per minimizzare i rischi di attraversamento di animali, con piantumazione di verde per compensare la perdita di territorio dovuto alla presenza della strada, utilizzando tecniche a basso impatto ambientale per la sua manutenzione). In particolare, abbiamo adottato il protocollo Envision, un innovativo concept di ingegneria che interpreta ciascun progetto come un’opportunità per valorizzare il territorio di riferimento e per comunicare alla collettività i benefici indotti dalla realizzazione delle opere” ha concluso Isi.