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Briciole di pane

Istat: “Cittadini più preoccupati per il cambiamento climatico”

L’analisi dell’Istituto di Statistica sulle preoccupazioni ambientali degli italiani nel 2023

Nel 2023 cresce la preoccupazione per i cambiamenti climatici, espressa dal 58.8% della popolazione avente più di 14 anni. Nel 2022 il valore si attestava al 56,7%, valore quindi in aumento di 2,2 punti percentuali. Seguono i problemi legati all'inquinamento dell'aria, avvertiti dal 49,9% della popolazione con un dato stabile praticamente dal 1998 (primo anno di rilevazione). Il quadro emerge dallo studio 'Aspetti della vita quotidiana' che l’Istat conduce dal 1998, e con continuità tra il 2012 ed il 2023. Negli ultimi anni, questo quadro informativo è stato notevolmente ampliato includendo una serie di domande sui comportamenti ecocompatibili della popolazione ed assumendo così rilevanza dal punto di vista informativo, avendo un set di dati a disposizione anche dei legislatori.

Le preoccupazioni legate al clima riguardano quindi 6 persone su 10, confermando ormai un primato pluridecennale. Importanti, anche se con percentuali minori, ci sono la preoccupazione per lo smaltimento e la produzione dei rifiuti (38,9%, in calo di un punto percentuale rispetto al 2022) e quella per l'inquinamento delle acque (38,0%, dato stabile). Effetto serra e buco nell'ozono hanno subito invece una diminuzione di oltre 4 punti percentuali tra quanti lamentano questi come tra i primi cinque problemi ambientali. In fondo alla graduatoria vi sono le preoccupazioni per l'inquinamento elettromagnetico, per le conseguenze del rumore sulla salute e per la rovina del paesaggio.
Viene confermato, anche nel 2023, inoltre la polarizzazione tra Nord e Sud del Paese per quanto riguarda l’attenzione al clima, con il 61% dei residenti al Nord preoccupati per i cambiamenti climatici rispetto al 51,9% di quelli del Mezzogiorno. Richiamano invece grande attenzione al Centro e al Sud i problemi legati allo smaltimento dei rifiuti, particolarmente preoccupati i laziali (per il 47,1% rappresenta il problema maggiore tra quelli ambientali), seguiti dai calabresi. Anche i comportamenti ecologici appaiono divisi tra Nord e Sud, con le regioni settentrionali in testa per l’uso di mezzi di mezzi di trasporto alternativi (li usa il 20, 3% della popolazione) e per una guida più attenta e meno rumorosa per mitigare l’inquinamento acustico (52,5%).