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Briciole di pane

“La nostra penisola è un immenso bacino per gli appassionati della bicicletta”

Intervista al Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni

La bici rappresenta uno dei modi più sani di muoversi sul territorio e di fare sport, ma è anche un mercato turistico dai numeri in crescita. Quanto possono essere utili le guide turistiche per gli appassionati del cicloturismo? Possono servire a rivitalizzare anche economicamente mete e territori meno battuti dal turismo di massa?   

Le guide turistiche per gli appassionati della bicicletta sono sicuramente uno strumento utile e di qualità in grado di svelare angoli più nascosti del territorio italiano. La nostra penisola è un immenso bacino per gli appassionati della bicicletta e l'attenzione crescente verso il comparto sta generando un importante effetto volano. 

 

La pandemia e il bonus bici erogato dal Governo hanno dato un forte impulso alla passione delle due ruote. Che sensazione ha per la stagione estiva? Secondo Lei si registrerà un’ascesa del cicloturismo?  

La Pandemia ha avvicinato un numero crescente di persone alla bicicletta, tanto che le bici sono ormai un bene introvabile e servono mesi di attesa per averne una. Il bonus bici ha ulteriormente favorito il settore e le persone hanno voglia di fare sport stando all'aria aperta. Probabilmente una buona parte di questi new comers rimarranno nell' ambiente bike e diventeranno nuovi cicloturisti. Per questa ragione credo che il settore, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, continuerà a crescere. La Germania, che di certo non vanta il nostro patrimonio paesaggistico, culturale e architettonico, genera un volume d'affari del turismo lento in bici che è 5 volte quello italiano. Per questa ragione dico che possiamo fare meglio.   

 

Quanto è importante la bicicletta come fattore di aggregazione?  

La bicicletta è un vero e proprio fattore di aggregazione. Voglio fare un esempio. Genitori e figli possono pedalare assieme, indipendentemente dall'età. La bici unisce e genera salute, momenti di svago. Cosa che non è possibile in altri sport perchè difficilmente vedremo mamme e papà giocare a calcetto o praticare il running con i figli.  Tornando al ciclismo lento è sicuramente un fattore di aggregazione, penso ad esempio a un gruppo di amici quando decidono di effettuare un viaggio in sella, ma anche una semplice uscita. Si attraversano situazioni e si vivono emozioni che legano in modo unico le persone. A giugno ho dato il via, ad esempio, al Tour de Fans, la pedalata organizzata al Linus con i suoi amici e colleghi di radio. I loro post social hanno documentato il grande entusiasmo e lo spirito di gruppo che l'esperienza ha generato e invogliando le persone ad emularli. 

 

Secondo lei il cicloturismo è un fenomeno di nicchia in Italia? Quale è lo stato dell’arte rispetto agli altri paesi europei?  

Sicuramente è un fenomeno di nicchia, ma in grado di generare numeri crescenti e sempre più importanti. La bici, intesa come cicloturismo, è anche avventura e scoperta attraverso un mezzo che ha saputo passare indenne attraverso i decenni, innovandosi e adeguandosi al cambiamento. Credo che si sia intrapresa una strada importante pure in Italia, spinti anche dall'Europa e dalla crescente cultura green. Ogni giorno nella mia rassegna stampa leggo di progetti legati alle piste ciclabili e questo vuol dire che il Paese sta investendo in questa direzione. Io credo sia bellissimo pensare a persone che si muovono facendo attività fisica senza emissioni nocive e sviluppando una cultura di mobilità sostenibile. Un cicloturista è anche un automobilista più attendo, rispettoso e in salute. Un bel vantaggio per la collettività. 

 

Il nuovo corso del Governo sta riconoscendo la mobilità in bicicletta come soluzione a diversi problemi delle nostre città quali salute, congestione da traffico, riqualificazione urbana e rilancio del commercio di prossimità. E sul fronte della sicurezza stradale sono stati fatti passi in avanti?  

Sicuramente la mobilità sostenibile porta ad un alleggerimento del traffico automobilistico, così come i commuters che quotidianamente si spostano avvalendosi anche dei mezzi pubblici come il treno. Per quello che riguarda la sicurezza stradale tocchiamo un tasto molto delicato. Credo che in primis debba prevalere il buonsenso tra chi pedala e anche dagli stessi automobilisti. Sono allo studio varie iniziative da tanti anni, ma il percorso legislativo è tortuoso. Mi sento di fare un appello all'attenzione da parte di tutti e soprattutto vorrei che non si facesse uso degli smartphone alla guida che generano un numero crescente di incidenti. Il ciclista è uno di famiglia, un padre, una madre, un figlio o un nonno. Vogliamo bene ai ciclisti.