“Le infrastrutture rappresentano un tassello chiave per costruire i pilastri di un Paese più moderno, inclusivo e sostenibile”
Intervista a Nicoletta Antonias – Responsabile Infrastrutture Sostenibili di RFI ( Gruppo FS Italiane) di Sabino Cirulli

L’Ingegneria della Sostenibilità è il titolo del suo libro. Ci può inquadrare il nuovo scenario infrastrutturale nel quadro delle politiche di sviluppo sostenibile?
In un contesto fortemente bisognoso di ridefinire il significato profondo dello sviluppo e dei sistemi di misurazione della prosperità attraverso interventi urgenti e decisi volti al perseguimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, le infrastrutture rappresentano un tassello chiave per costruire i pilastri di un Paese più moderno, inclusivo e sostenibile.
Nella nuova visione dello sviluppo infrastrutturale, che pienamente risponde alle esigenze della strategia UE per la Sustainable and Smart Mobility, che fa propri gli indirizzi della Politica di Coesione Territoriale e dell’Agenda Territoriale 2030 e mira al raggiungimento degli obiettivi della terza missione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ciascun progetto infrastrutturale diviene espressione di un progetto sociale capace di valorizzare il territorio e il paesaggio di riferimento per accogliere le istanze della collettività, per generare valore attraverso nuovi scenari di sviluppo socio-economico ed ambientale.
La realizzazione di una grande opera infrastrutturale rappresenta, infatti, un’occasione straordinaria di trasformazione per supportare una crescita sostenibile dei luoghi e delle comunità interessate in una prospettiva di lungo periodo.
La nuova visione dello sviluppo infrastrutturale sposa la Sostenibilità come driver fondamentale per accompagnare la transizione in atto e affrontare le disuguaglianze sociali e territoriali che affliggono il Paese, in primis il rapporto Nord-Sud, ma anche quello tra centri e periferie e fra città e aree interne e rurali in tutto il territorio.
In che modo il PNRR e i suoi progetti possono accelerare la transizione ecologica e la decarbonizzazione?
Il PNRR rappresenta un’opportunità senza precedenti per poter invertire la rotta, per determinare una svolta nella costruzione di un modello di sviluppo più resiliente, inclusivo e sostenibile. Le risorse finanziarie rese disponibili, l’obbligo per gli interventi previsti di rispettare il principio Do No Significant Harm (DNSH) pena l’esclusione dall’accesso ai finanziamenti, individuano un’unica chiara via in cui la strategia globale di sviluppo sostenibile prende forma concreta in progetti volti al raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica, di transizione ecologica ed inclusione sociale per realizzare i territori e le comunità del futuro, più coese, verdi, attrattive, moderne e digitali.
In tema di infrastrutture e trasporti il PNRR costituisce un’occasione straordinaria per promuovere la mobilità e le infrastrutture sostenibili come elementi chiave che contribuiscono in maniera tangibile alla ripartenza del Paese supportando una crescita sana e sostenibile in linea con le attuali sfide a livello globale.
Quali sono le opportunità derivanti da una innovativa Ingegneria della Sostenibilità?
L’Ingegneria della Sostenibilità arricchisce il modello di sviluppo infrastrutturale interpretando ciascun progetto come un’occasione per valorizzare il territorio e il paesaggio di riferimento, per rispondere alle esigenze della collettività, per generare valore attraverso nuovi scenari di sviluppo socio-economico. L’Ingegneria della Sostenibilità diviene pertanto espressione di un’evoluzione imprescindibile nel contesto attuale, fortemente bisognoso di strategie capaci di garantire una crescita sostenibile ed inclusiva, in cui anche l’ingegneria è chiamata a svolgere un ruolo chiave nella ricerca e nell’attuazione di interventi e soluzioni concrete per integrare la sostenibilità in tutti i processi di sviluppo nell’ottica di contribuire alla transizione globale in atto. Si tratta di un nuovo concept di ingegneria capace di misurare oggettivamente il significato più ampio dell’inserimento territoriale di un’opera infrastrutturale e di restituire alla comunità il senso pieno della trasformazione e dei benefici indotti dalla progettazione e realizzazione di infrastrutture sostenibili.
Che cosa significa “infrastruttura sostenibile” per RFI? Quale l’impegno dell’azienda su questo fronte?
L’infrastruttura sostenibile è l’espressione di un progetto sociale, rispondente ai bisogni delle comunità locali, radicata nella tradizione e nel valore identitario dei luoghi, fertile nell’apportare un miglioramento alla qualità della vita, nel generare benefici per il territorio, nell’offrire un nuovo sistema di mobilità più efficiente e sostenibile.
RFI fa da battistrada all’attuazione del PNRR per ridisegnare concretamente la mobilità del Paese in chiave sostenibile portando nei territori, nelle città, tra le comunità, l’opportunità di un dialogo interdisciplinare volto a disegnare e costruire intorno all’opera infrastrutturale nuovi modelli di vita sociale secondo criteri di sostenibilità e inclusione.
L’attuazione del PNRR rappresenta per RFI un’opportunità senza precedenti per dare avvio ad una nuova epoca di ideazione di infrastrutture “generative”, per poter promuovere le infrastrutture sostenibili come elementi chiave che contribuiscono in maniera tangibile alla ripartenza del Paese supportando una crescita sana e sostenibile in linea con le attuali sfide a livello globale.
Le “infrastrutture sostenibili” possono diventare driver di sviluppo dei territori in chiave di crescita economica, sociale, culturale e turistica attenta al contesto ambientale e paesaggistico?
Le infrastrutture sostenibili incarnano una nuova concezione di infrastruttura che diviene elemento generativo capace di innescare efficaci opportunità di crescita per i territori e le comunità interessate. L’infrastruttura in questa nuova visione genera valore non solo in quanto opera, non solo in termini funzionali in relazione alla sua capacità di offrire un nuovo scenario di mobilità sostenibile, ma anche e soprattutto perché determina e contribuisce alla ridefinizione dell’ecosistema nella sua accezione più ampia.
Le infrastrutture sostenibili prendono forma dal complesso sistema paesaggio-relazioni, che caratterizza il territorio di riferimento ed esplicita l’identità, le vocazioni, i caratteri distintivi dei luoghi e delle comunità coinvolte, per indirizzare un processo di trasformazione e valorizzazione volto a fornire un contributo concreto alla strategia globale di sviluppo sostenibile attraverso la più efficace integrazione e sinergia tra nuove forme di trasporto, riqualificazione e rigenerazione di spazi urbani, rivalutazione del patrimonio paesaggistico e storico - culturale, attivando le potenzialità dei territori, già espresse o non ancora esplicitate, in una visione prospettica con effetti a lungo termine.
Le infrastrutture di trasporto costituiscono il “sistema nervoso” di un Paese e come tali possono abilitare e dare linfa ad una rete di progetti integrati che si traducono in una trasformazione in chiave sostenibile dei territori.