Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

L'edilizia ecocompatibile piace alle economie emergenti

Crescono domanda e offerta di immobili che fanno dell'eco-sostenibilità il loro punto di forza. Su internet aumentano esponenzialmente gli annunci di compravendita di eco-house per l'Asia e l'America Latina

Roma, 27 agosto 2014 - Nei paesi dell’America Latina e dell’Asia l’eco-housing è sempre più richiesto. A suggerirlo è una indagine condotta da Lamudi, un noto, seppure giovane, mercato immobiliare online, che ha sede a Berlino e si contraddistingue per il suo focus sui mercati emergenti; Il marketplace con affari in 28 paesi del mondo, mercati emergenti divisi tra Africa, Asia e America Latina. L’analisi di milioni di proprietà presenti sui propri portali ha evidenziato che il Pakistan è il paese dove si registra una maggiore richiesta di immobili ecologici ed efficienti dal punto di vista energetico; Su Lamudi.pk, versione pakistana del sito, negli ultimi sei mesi sono infatti aumentati considerevolmente gli annunci di case eco-compatibili, che ad oggi sono arrivati al 17% degli oltre 100.000 annunci attivi. Un altro paese asiatico in cui si rileva un particolare interesse per le case eco-friendly è il Bangladesh: qui gli annunci sono aumentati del 420%. L’America Latina non è da meno, con il Messico al primo posto nel puntare sulla sostenibilità; nel solo mese di agosto Lamudi Messico ha registrato ben 6000 inserzioni di eco-case. Nello scorso semestre il numero di immobili completamente o parzialmente sostenibili è perciò aumentato del 340%. Il Co-fondatore e Amministratore Delegato di Lamudi Global, Paul Philipp Hermann, ha dichiarato: "Molti di noi partiamo dal presupposto che le preoccupazioni riguardo all’ambiente e alla sostenibilità non siano importanti per coloro che intendono acquistare delle case nei mercati emergenti. Questa nuova ricerca sfata tale teoria. La fornitura di case sostenibili in Asia e in America latina è in rapida crescita, il che indica che in queste regioni si sta verificando un cambiamento di atteggiamento nei confronti del vivere verde. Con lo sviluppo economico veloce attualmente in corso in questi paesi, è solo una questione di tempo prima che superino i loro vicini in termini di offerta di case sostenibili ". Che ci sia una tendenza sempre più marcata delle economie in via di sviluppo, o cosiddette emergenti, a seguire dei modelli di crescita sostenibili è evidente. Questa propensione, infatti, è dettata, tra le altre cose, dalla necessità di controllare l’improvviso miglioramento delle condizioni economiche, poiché questo può generare, ed in qualche caso ha già generato, caos, storture e paradossi. Basti pensare al gigante Brasiliano, che pur regnando tra i BRICS – e pur avendo tirato fuori milioni di persone dalla povertà estrema, è tutt’oggi afflitto dalla piaga sociale e politica delle favelas. Una prova che il progresso, se non viene guidato, può non corrispondere ad un vero e completo sviluppo. La scelta sostenibile si profila dunque come una scelta di buon senso, per la quale i paesi del Sud del mondo hanno spesso optato ancor prima di quelli economicamente sviluppati. Alcuni luoghi sono diventati così, insospettabilmente, precursori nell’introduzione di iniziative a supporto di una crescita ragionata, di lungo periodo, ordinata e green. A proposito di questo, un esempio su tutti è quello della Tanzania, che nella sua capitale, Dar Es Salaam, grazie all’intervento dell’International Development Research Centre (IDRC) e dello UN-HABITAT, dal 1993 ha avviato il cosiddetto “Sustainable Dar Es Salaam Project”, un piano strategico di sviluppo urbano, finalizzato a favorire una migliore gestione dell’ambiente cittadino, anche grazie ad una pianificazione ed organizzazione dell’agricoltura urbana, cioè degli orti urbani, oggi diffusissimi anche da noi.

Chiara Natalini