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Briciole di pane

Madrid: dalle auto alle bici, politiche sostenibili per la mobilità

Parcheggi più cari per i veicoli più inquinanti. Inaugurato il bikesharing con oltre 1500 mezzi

Roma, 1 luglio 2014 – La città di Madrid tenta una corsa ai ripari. E’ una realtà infatti l’abuso dell’auto, tanto che si contano quotidianamente più di un milione di automobili in circolazione tra le sue strade. Ne deriva un tasso di inquinamento registrato che è alle stelle: le quantità di biossido di azoto rilasciate dagli scarichi delle macchine sarebbero cinque volte più alte rispetto ai limiti imposti dall’Unione Europea.


La soluzione potrebbe venire dal sistema Ecopass applicato nella capitale iberica. Entra in vigore da oggi un sistema per “punire” le vetture più pericolose per l’ambiente: saranno installati infatti dei nuovi parchimetri che, in base al modello del proprio mezzo, calcoleranno il livello di inquinamento prodotto dallo stesso e saranno in grado di stabilire il conseguente costo del parcheggio da pagare. Ma non è tutto, questi sistemi saranno anche in grado di valutare la disponibilità di parcheggio zona per zona.


Cinque le categorie di veicoli che verranno valutati in base all’emissioni di biossido d’azoto (NO2): via libera alle auto elettriche che si potranno ricaricare direttamente presso le stazioni della metropolitana sfruttando l’energia prodotta dai treni, mentre le ibride potranno godere di uno sconto pari al 20% sul costo della sosta. Penalizzate invece quelle Diesel che dovranno fare i conti con un aumento pari al 20%.
 

 

L’obiettivo è quello di scoraggiare i cittadini all’uso delle quattro ruote, almeno di quelle più inquinanti. Il mezzo alternativo è offerto direttamente in città: è stato appena inaugurato il bikesharing con 1560 biciclette elettriche, che fanno di BiciMad - questo il nome del servizio - il più avanzato del mondo nel settore pedalata assistita.
Già nelle sue prime ore di vita BiciMad ha registrato oltre 650 iscritti. Nelle intenzioni di Ana Botella, sindaco di Madrid, il bikesharing dovrà essere il più possibile integrato con il sistema di trasporto pubblico già esistente, in modo da facilitare l’intercambio modale e l’abbandono dell’auto. Non a caso, l’abbonamento al servizio elettrico – che a tariffa piena si pagherà 25 euro l’anno – ne costerà 15 per chi al momento dell’iscrizione presenterà anche il proprio abbonamento annuale ai mezzi pubblici.


Il prezzo annuale è molto basso, ma ogni mezzora di tragitto costerà 50 centesimi. La decisione è stata motivata così dall’amministrazione: “Abbiamo scelto di inserire questa tariffazione perché vogliamo che il bikesharing venga visto come un mezzo di trasporto a tutti gli effetti. Non vogliamo che siano i pedoni a passare alle due ruote, ma i cittadini che normalmente vanno in automobile, o si muovono esclusivamente in metro o con i mezzi pubblici”.
 

Manuela Zucchini