Migliori abitudini per un minore inquinamento
Un sondaggio svolto da YouGov mette in evidenza la propensione dei cittadini delle grandi città di voler cambiare abitudini per diminuire l'inquinamento. Favorevoli il 64% degli europei e il 78% degli italiani intervistati su un campione di 7.545 persone

La pandemia di Covid-19 e la sensibile diminuzione del traffico, soprattutto lungo le arterie delle grandi città, hanno avuto un profondo impatto sulla mobilità e sulla qualità dell'aria in Europa. Gli abitanti delle città più inquinate si sono resi conto maggiormente dei rischi corsi dall’inquinamento, ma con la revoca dei blocchi, la qualità dell'aria sta tornando a peggiorare. I cittadini europei, però, non sono d'accordo e sono decisi a non tornare ai livelli d'inquinamento urbano tipici del periodo pre-Covid. A rivelarlo è un articolo del Sole 24 Ore che riporta la notizia di un sondaggio svolto da YouGov per conto del think tank europeo Transport e Environment e dell'Alleanza europea per la salute pubblica. L'indagine ha valutato la propensione a modificare le proprie abitudini di un campione di 7.545 abitanti residenti in 21 città europee, tra cui Milano e Roma, per vivere in città più respirabili. Dai risultati emerge che il 64% degli europei intervistati e il 78% degli italiani desiderano continuare a respirare aria pulita. Il sondaggio copre le principali città di Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito, oltre all'area metropolitana di Bruxelles ed è stato condotto tra il 14 e il 21 maggio.
L'associazione Cittadini per l'Aria, affiliata a Transport e Environment ha infatti commentato: “L'84% dei residenti nelle città italiane chiede che vengano adottate misure che li proteggano dall'inquinamento, anche garantendo più spazio a chi cammina, alle bici e al trasporto pubblico”.
I cittadini di Roma e Milano, rispettivamente il 76% e il 79% degli intervistati, propone “divieti d'ingresso in città alle auto e dell'introduzione di aree a zero emissioni, così da ridurre l'inquinamento atmosferico”. Sul tema dei trasporti, il 77% dei romani e il 68% dei milanesi vogliono corsie preferenziali per la mobilità pubblica, anche a costo di togliere spazio alle auto private.
Un cambiamento da incentivare è sicuramente quello della mobilità attiva: a Milano, prima del lockdown, era il 17% a utilizzare la bicicletta per andare al lavoro e a Roma solamente 1'8%. Ora il sondaggio di YouGov mostra un raddoppio di questi dati, con un 33% a Milano e un 16% a Roma. Il 74% dei romani e il 78% dei milanesi auspicano inoltre che “venga dedicato più spazio pubblico all'uso della bici”.
William Todts, direttore di Transport e Environment, ha ricordato che “gli europei chiedono più piste ciclabili, trasporti pubblici più sicuri e auto meno inquinanti”.
Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l'Aria, ha inoltre sottolineato: “I cittadini chiedono misure che riducano l'inquinamento e favoriscano la mobilità attiva: questo non potrà avvenire finché la gran parte dello spazio in città sarà dedicato alle auto, permettendo loro di spadroneggiare su strade, marciapiedi e ogni spazio urbano”. Gerometta ha anche evidenziato che è necessario che i sindaci mostrino coraggio e si impegnino a non ritornare alle vecchie abitudini e ai passati livelli di inquinamento. Per farlo, conclude, sarà fondamentale riportare “le concentrazioni degli inquinanti nei limiti di legge”, evitando in questo modo le sanzioni da Bruxelles e “assecondando allo stesso tempo i desideri dei cittadini”.