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Briciole di pane

Nuova strategia della Commissione per ridurre le emissioni dei mezzi pesanti

L'obiettivo finale è riuscire a diminuirle del 60% rispetto ai livelli picco del 1990

Bruxelles, 23 maggio 2014 - Le emissioni dei mezzi pesanti rappresentano circa un quarto delle emissioni del trasporto stradale e il 5% delle emissioni totali di gas serra dell’Unione europea. In mancanza di un intervento tempestivo queste raggiungeranno dei livelli insostenibili nel periodo 2030-2050. Ciò è chiaramente incompatibile con l’obiettivo di ridurre entro il 2050 le emissioni di gas serra prodotte dai trasporti di circa il 60% rispetto ai livelli di picco del 1990. Per provare a correre ai ripari la Commissione Ue ha adottato una nuova strategia che mira a ridurre i consumi di carburante e quindi le emissioni di biossido di carbonio.


“Avviamo oggi una nuova fase della riduzione delle emissioni dei trasporti su strada. Abbiamo iniziato col creare norme per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri, e ora possiamo vederne i risultati: le emissioni si sono ridotte, l’inquinamento atmosferico nelle città è in diminuzione e i consumatori dispongono di veicoli più innovativi e a più basso consumo”, è stato il commento di Connie Hedegaard. Secondo la commissaria per l’azione per il clima adesso bisogna “concentrarsi su camion e autobus”, e la strategia adottata “definisce nuove misure che consentiranno di ridurre le emissioni di CO2 di questi veicoli, comporteranno un risparmio per gli operatori del settore e renderanno l’UE meno dipendente dalle importazioni di petrolio”.

 

La strategia si concentra su azioni a breve termine in materia di certificazione, comunicazione e controllo delle emissioni. Per misurare le emissioni di CO2 dei nuovi veicoli la Commissione ha sviluppato uno strumento di simulazione, il software VECTO, grazie al quale presenterà proposte legislative che, a partire dall’anno prossimo, prescriveranno la certificazione, la comunicazione e il controllo delle emissioni dei nuovi veicoli pesanti. Nei piani dell'esecutivo si dovrebbe passare alla fissazione di limiti vincolanti per le emissioni medie di CO2 di veicoli pesanti di nuova immatricolazione, come è già stato fatto per i veicoli leggeri. In alternativa (o in parallelo) si potrebbe puntare anche allo sviluppo di un’infrastruttura moderna che faciliti l’uso di combustibili alternativi, con una tariffazione più intelligente per l’uso della stessa infrastruttura e il ricorso anche alla tassazione degli autoveicoli più inquinanti.
 

Lorenzo Robustelli