Pericolo sismico, geologi: Sicilia prima in Italia per numero di edifici scolastici in aree a rischio
In Sicilia la Conferenza del Consiglio Nazionale dei Geologi: giovedì 4 dicembre, ore 15, presso l'Università di Catania in Corso Italia 57

Roma, 3 dicembre 2014 – “La Sicilia è al primo posto in Italia per numero di edifici scolastici presenti in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico. Cito i dati del rapporto stilato dal Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi e dal Cresme secondo il quale il 92% degli edifici scolastici in Sicilia è in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico”. Lo ha affermato Michele Orifici, Coordinatore della Commissione Protezione Civile del CNG.
Domani in Sicilia si terrà la conferenza del Consiglio Nazionale dei Geologi e sarà presentato il Premio di Laurea dedicato agli studenti che persero la vita il 6 Aprile del 2009 a L’Aquila, realizzato dall’Associazione Vittime Universitarie (AVUS) con il Consiglio Nazionale dei Geologi e con la Fondazione Centro Studi sempre del CNG.
L’appuntamento è alle ore 15 presso l’Università di Catania, sezione di Scienze della Terra, Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali in Corso Italia 57. Interverranno, tra gli altri: Giacomo Pignataro - Magnifico Rettore Università degli Studi di Catania; Michele Orifici – Coordinatore Commissione Protezione Civile Consiglio Nazionale dei Geologi; Fabio Tortorici – Presidente Ordine Geologi Sicilia; Nicola Tullo - Presidente Ordine Geologi Abruzzo; Stefano Gresta – Presidente Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; Sergio Bianchi , Presidente dell’AVUS.
“In Sicilia – ha proseguito Orifici – 4856 edifici scolastici sono in aree potenzialmente a elevato rischio sismico. Con i genitori dei giovani studenti la cui vita fu spezzata per sempre a L’Aquila, stiamo entrando nelle Università italiane per parlare ai ragazzi di oggi che saranno gli amministratori e gli scienziati del domani. Poniamo l’accento su due aspetti fondamentali: la prevenzione e l’etica. È importante conoscere il territorio in cui si vive, convivere con i geo-rischi e allo stesso tempo rispondere ad una propria etica personale basata sul rispetto per la vita”.
“Alla fine di un percorso che durerà l’intero anno – ha concluso Orifici – in occasione del sesto anniversario del terremoto, assegneremo il premio allo studente che avrà presentato la migliore tesi sulla prevenzione sismica”.