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Briciole di pane

Prati armati contro l'erosione e la desertificazione

La società, che ha sviluppato piante erbacee che consumano meno anidride carbonica e il terreno, sono state finora utilizzate su oltre 500 cantieri dalle principali imprese di costruzioni italiane ed estere, da amministrazioni pubbliche, da Anas, RFI, Autostrade per l'Italia

I “prati armati” sono piante erbacee a fotosintesi, di cui molte autoctone, che presentano una capacità di assorbimento di anidride carbonica molto superiore rispetto alle più comuni piante. Queste possono essere assimilate, sulla base dei dati scientifici e a quelli del LAI (Leaf Area Index, indice di area fogliare), a una coltura irrigua di mais, immagazzinando, all’interno della loro biomassa, fino a 5 volte più CO2 (sottraendola quindi all’atmosfera). Possono infatti sottrarre fino al 400% in più di anidride carbonica rispetto alle piante erbacee utilizzate nelle idrosemine tradizionali contribuendo così a quanto previsto dal Protocollo di Kyoto, ma hanno anche il vantaggio di bloccare l’erosione del suolo e combattere la desertificazione.

In sostanza, i prati armati sono una innovativa tecnologia verde che usa sementi di piante erbacee a radicazione profonda, non infestanti, non OGM, autoctone, in grado di bloccare l’erosione idrica ed eolica e di contrastare la desertificazione. Si possono applicare su rilevati e scarpate stradali, autostradali e ferroviarie, sponde di fiumi, canali, laghi, cave e miniere, discariche e siti inquinati da metalli pesanti e idrocarburi. Le sementi sono state finora utilizzate su oltre 500 cantieri dalle principali imprese di costruzioni italiane ed estere, da amministrazioni pubbliche, da Anas, RFI, Autostrade per l’Italia.

In alcune regioni d’Italia, la società che ha sviluppato la tecnologia e che porta il nome dell’innovazione stessa, Prati armati per l’appunto, sta avviando delle importanti collaborazioni con gli enti locali, con associazioni di agricoltori e con privati con l’obiettivo di produrre localmente sementi autoctone, un modello esportabile in tutto il mondo. Produrre localmente le sementi da utilizzare nelle regioni limitrofe per combattere l’erosione, porterebbe a ridurre le importazioni dall’estero di derivati del petrolio, quindi minor traffico, minore inquinamento, maggiori benefici per l’ambiente. Prati Armati Srl ha vinto inoltre il Premio sviluppo sostenibile 2019 nel settore Economia circolare in collaborazione con il Circular Economy Network distinguendosi fra le 10 migliori aziende del settore per efficacia dei risultati ambientali, contenuto innovativo, risultati economici e possibilità di diffusione.