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Briciole di pane

Primo trimestre 2021: un’auto su tre è green

Le immatricolazioni di auto elettriche o ibride balzate per la prima volta in testa davanti a tutti gli altri tipi di veicoli superando il tetto delle 150mila immatricolazioni

Svolta ambientalista nei trasporti per le imprese e famiglie italiane: balzo in avanti nelle immatricolazioni per le auto ibride ed elettriche nell’anno dell'emergenza Covid. Nel primo trimestre 2021, un’auto su tre, pari al 33,4% di auto immatricolate, registra un aumento di vendite con un motore ibrido o totalmente elettrico sorpassando tutti gli altri tipi di carburanti, dalla benzina al diesel, dal gpl al metano.  

Lo rileva l'analisi dell'Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Unrae del primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente in occasione dell'appello alla Commissione Europea, al Parlamento europeo e ai governi dei Paesi membri Ue, sottoscritto da 27 grandi aziende insieme con sei associazioni di automotive, energia, sanità, finanza di vietare la vendita di auto diesel, benzina, e anche ibride, entro il 2035 lasciando spazio soltanto ai mezzi elettrici. 

Le immatricolazioni di auto elettriche o ibride nel primo trimestre 2021 sono balzate per la prima volta in testa davanti a tutti gli altri tipi di motori - spiega l'analisi di Uecoop - sfondando il tetto delle 150mila immatricolazioni, superando di slancio sia la benzina ferma a poco meno di 149mila, con un calo del 4,8%, sia le diesel che superano di poco le 114mila unità -5,1% mentre staccatissime, seppur in crescita, sono quelle a Gpl con 26.177 mezzi e quelle a metano con 10.510. È il risultato degli incentivi messi in campo dal Governo, ma è anche il segnale di un cambiamento progressivo e sempre più profondo delle sensibilità di acquisto di famiglie e imprese che sulla scia della prossima rivoluzione green con il Recovery Plan puntano sempre di più alla sostenibilità ambientale e climatica, rileva Uecoop. Il balzo delle auto green, secondo Uecoop, è avvenuto nonostante il maggior costo rispetto ad altri tipi di motorizzazioni e nonostante la mancanza di un'estesa e capillare rete di colonnine di ricarica.  

La scelta delle imprese di utilizzare veicoli meno inquinanti è incentivata anche dal fatto che sempre più spesso - conclude Uecoop - nei capitolati di appalto pubblici e privati vengono previsti punteggi aggiuntivi per chi utilizza nell'attività professionale mezzi a basso impatto di smog mentre le limitazioni al traffico per le misure anti smog delle città rendono sempre più difficile muoversi con mezzi a motorizzazione tradizionale.