Rifiuti da costruzione e demolizione: riciclato l'81%
Il dato emerso dal report di da Anpar, l'Associazione Nazionale Produttori di Aggregati Riciclati
L'industria del riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione gestisce ogni anno oltre 83 milioni di tonnellate di materiali, con un tasso di avvio a riciclo dell'81%, ben oltre l'obiettivo europeo del 70%. E' quanto emerge dai numeri presentati a Ecomondo da Anpar, l'Associazione Nazionale Produttori di Aggregati Riciclati, secondo cui gli aggregati riciclati restano comunque poco utilizzati, soprattutto in infrastrutture e lavori stradali. I dettagli sono riportati in un'agenzia Ansa.
L'associazione - che fa parte di Assoambiente - celebra alla fiera della green economy a Rimini, i suoi 25 anni di attività. "Da iniziativa pionieristica, il nostro settore è oggi uno dei pilastri della gestione dei rifiuti, con enormi potenzialità di sviluppo - osserva il presidente di Anpar,Paolo Barberi -: per coglierle pienamente, occorre però affrontare con decisione le sfide normative e di mercato che si profilano a livello nazionale ed europeo".
I rifiuti da costruzione e demolizione hanno rappresentato nel 2023 il 50,6% del totale dei rifiuti speciali prodotti in Italia, secondo i dati Ispra. L'associazione sta monitorando l'impatto del regolamento End of Waste nel settore stradale ed edilizio e annuncia che i risultati saranno presto condivisi con il ministero dell'Ambiente.
Sul fronte europeo, tre dossier sono al centro dell'attività: la futura pubblicazione di un regolamento End of Waste europeo, che annullerebbe quelli nazionali; l'applicabilità del regolamento Reach agli aggregati riciclati; l'entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sui prodotti da costruzione.
