Rischio idrogeologico: appello per mettere in sicurezza il Paese
Al via la petizione sul web di Ance, architetti, geologi e Legambiente
Roma, 18 giugno 2014 – Nuova ondata di maltempo e nuovi danni al territorio, da nord al sud Italia. “Non aspettiamo l’autunno per correre ai ripari. Partiamo subito, sbloccando le risorse disponibili per gli interventi di manutenzione e prevenzione del rischio”. Questo è l’appello che Ance, Architetti, Geologi e Legambiente hanno lanciato al Governo Renzi in una petizione pubblica on line. Si potrà ‘firmare’ da mercoledì 25 giugno all’interno del sito www.dissestoitalia.it.
“Non è più accettabile che ogni anno si spenda circa 1 miliardo - scrivono le associazioni - per riparare i danni provocati da frane, alluvioni e allagamenti e poco più di 100 milioni per prevenirli. Danni che negli ultimi 12 anni sono costati la vita a 300 persone, solo l’anno scorso a 24”.
La richiesta al Governo da parte della rete di imprenditori, professionisti e ambientalisti - che a febbraio scorso è stata promotrice di #DissestoItalia, l’inchiesta multimediale sul dissesto idrogeologico - è di attivare entro l’estate un Piano unico nazionale di manutenzione e prevenzione, liberando tutte le risorse già stanziate che Stato e enti locali non sono riusciti a spendere a causa dei vincoli del Patto di stabilità e reperirne di nuove attraverso i Fondi strutturali.
A Roma oltre mille ettari, e quasi 18mila abitanti, a rischio
Intanto ieri si è alzata la voce di Legambiente Lazio con l’allarme lanciato sulla situazione di Roma, dopo la ‘bomba d’acqua’ che ha investito la capitale. Servono interventi rapidi, “investendo sulla messa in sicurezza del Tevere e di tutti gli affluenti”. Stando ai nuovi dati Autorità di Bacino del Tevere, riferisce l’associazione ambientalista, a Roma “ben 1.135,6 ettari sono ad elevato rischio idrogeologico, aree dove vive una popolazione di 17.757 abitanti”.
Geologi e Protezione civile insieme per contrastare il rischio
Diffondere la cultura dei rischi geologici e formare i professionisti del settore. Questo l’obiettivo alla base della collaborazione tra il Consiglio Nazionale dei Geologi ed il Dipartimento della Protezione civile, che hanno dato il via insieme ad un percorso di formazione specifico per i geologi. Protagonisti, il 19 e 20 giugno, saranno i geologi dell’Ordine del Lazio, impegnati ad approfondire i temi legati al sistema di protezione civile – dalla pianificazione di emergenza agli studi di microzonazione sismica, dalla valutazione dei rischi alle procedure di attivazione del sistema regionale di protezione civile.