Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

In Sardegna la natura ha vinto: un parco fluviale nei luoghi colpiti da alluvione

Si chiamerà Parco Fluviale di Tepilora e si estenderà su 7.877,81 ettari di terreno. Sono 4 i comuni coinvolti

Roma, 28 maggio 2014 - Quando la natura rivuole i suoi spazi e l’uomo dimostra di saper ascoltare può accadere, per esempio, che in aree devastate da alluvioni si decida di far sorgere un parco naturale protetto.

E’ questo il caso della Sardegna, dove è stato dato il via ad un progetto che, in tema di dissesto idrogeologico, ha del rivoluzionario. Nei luoghi colpiti alcuni mesi fa da devastanti alluvioni, infatti, nascerà un parco dall’estensione complessiva di 7.877,81 ettari, il Parco Fluviale di Tepilora.
L’iniziativa, sostenuta da tempo dal comune di Posada e dal suo sindaco Roberto Tola, coinvolgerà anche i comuni di Bitti, Lodè e Torpè, la Provincia di Nuoro, l’ Ente Foreste e la Regione Sardegna.

Come ha sottolineato Davide Boneddu, presidente dell’Ordine dei Geologi della Sardegna, la scelta sostenibile e rispettosa delle necessità ambientali è giustificata da ragioni pratiche “perché è anacronistico costruire argini o opere sempre più importanti a protezione degli insediamenti umani, quando la natura, almeno in determinati settori, si riprende gli spazi che gli competono”.

Il caso dimostra come gradualmente l’approccio all’ambiente sia quindi cambiato e come le stesse istituzioni si stiano adeguando in tal senso. Imporre la presenza dell’uomo, sempre o ovunque, può essere ben più dispendioso e rischioso che lasciare alla natura il dominio indiscusso, soprattutto in certi territori.
 

Chiara Natalini