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Briciole di pane

Settimana Europea della Mobilità Sostenibile: più di mille città partecipanti, 88 sono italiane

Dai primi anni del 2000 l'evento annuale per diffondere un'idea alternativa di sviluppo urbano

Roma, 11 settembre - La prossima settimana nelle città del continente europeo - e non solo - ci si sposterà con mezzi di trasporto alternativi alla classica automobile. Prenderà infatti avvio la Settimana Europea della Mobilità, una campagna annuale dedicata alla mobilità urbana sostenibile ed organizzata con il supporto delle direzioni generali dell'Ambiente e dei Trasporti della Commissione Europea.
 

Dal 2002 ad oggi l'obiettivo dell’iniziativa, che ha luogo ogni anno dal 16 al 22 settembre, è quello di incoraggiare le autorità locali a introdurre e promuovere misure di trasporto sostenibili, nonché di sensibilizzare i cittadini e incoraggiarli a sperimentare mezzi di trasporto alternativi rispetto all’auto.
La settimana si concluderà con l’evento “In città senza la mia auto”, durante il quale i centri urbani partecipanti dedicheranno intere aree del loro territorio alla circolazione di soli pedoni, ciclisti e mezzi pubblici.
 

 

L'impatto della Settimana europea della mobilità è cresciuto costantemente nel corso del tempo, sia in Europa che nel resto del mondo. Negli ultimi anni, infatti, anche alcuni paesi extraeuropei hanno deciso di aderire alla campagna; a partecipare con diverse iniziative sono stati ad esempio l’Argentina, il Giappone, Taiwan, il Brasile, il Canada ed il Vietnam.
 

Quest’anno sono circa 1400 le città partecipanti, appartenenti a quasi 40 diversi paesi, tra i quali figurano, per l’appunto, anche nazioni che non fanno parte né del continente europeo, come il Brasile e il Giappone, né dell’Unione Europea, come la Turchia e la Serbia.
 

 

La Spagna è il paese che in assoluto si dimostra più vicino al tema della mobilità sostenibile, visto il numero di città che fino ad ora -le iscrizioni sono ancora aperte- hanno aderito all’iniziativa; sono più di 400 infatti i centri urbani che realizzeranno eventi eco-friendly durante la settimana o che si sono assunti l’impegno di implementare nuove misure permanenti a sostegno della mobilità alternativa. Un numero considerevole soprattutto se rapportato a quello di altri paesi, come agli stessi dati italiani.


Per il Belpaese, infatti, hanno aderito ad oggi “solamente” 88 città. Nella stragrande maggioranza dei casi i centri organizzeranno eventi nel periodo indicato dalla campagna, ma molti di essi, 66, hanno deciso anche di attivare misure di lungo periodo, incentrate ad esempio sulla creazione di infrastrutture idonee alla circolazione ciclistica o pedonale, sulla predisposizione di interventi finalizzati alla moderazione del traffico e su attività dedicate alla sensibilizzazione dei cittadini rispetto alla mobilità sostenibile.


Oltre che a diffondere un’idea di mobilità diversa, per suggerire delle alternative alle classiche abitudini di viaggio, la Settimana Europea della Mobilità è un campo di prova per le amministrazioni locali, che potranno testare le loro politiche di trasporto, presentandole ai cittadini-utenti.

 

Chiara Natalini

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