Strade più efficienti e sicure con asfalti sostenibili e duraturi
Al workshop internazionale di Life Silent e Re-Plan City Life, presso l’auditorium di Anas a Roma, il confronto fra istituzioni, gestori, industria e università



Una maggiore cultura sui materiali stradali per avere strade più efficienti e durature. È, in sintesi, quanto è emerso nel corso della due giorni “Miscele di gomma e asfalto tra mito e realtà. Come superare gli ostacoli”, il workshop realizzato nell’ambito del progetto europeo Life Silent (coordinato da Anas, società del Gruppo FS) organizzato in collaborazione con Re-plan City Life (coordinato dall’associazione Etra - European Tyre Recycling Association). L’evento si è tenuto a Roma il 4 e 5 dicembre nella sede Anas di Via Pianciani. A fare gli onori di casa la responsabile e coordinatrice di Life Silent, Patrizia Bellucci, e il Presidente di Etra, Ettore Musacchi.
Le due giornate sono state l’occasione per fare il punto non solo sulle sperimentazioni dei due progetti in corso, ma su tutto il processo della filiera. Sul campo l’esperienza internazionale delle istituzioni, dei gestori stradali e autostradali, come Anas e Autostrade per l’Italia, delle aziende, dei ricercatori universitari, dei produttori e sperimentatori di materiali riciclati. Nel corso della prima giornata è stato possibile effettuare una visita tecnica a un impianto specializzato per osservare le lavorazioni del polverino di gomma, durante la seconda si è potuto ascoltare l’intervento di esperti venuti da tutto il mondo per raccontare la propria esperienza e fare il punto sulle ricerche e le sperimentazioni.
Uno sguardo sui due giorni del workshop
Visita all’impianto di conglomerato bituminoso: grande interesse per la prima giornata del workshop
Le miscele di gomma e asfalto e il riciclo degli pneumatici fuori uso in campo infrastrutturale sono stati il tema del workshop. Nella prima delle due giornate dedicate all’evento, i partecipanti hanno potuto toccare con mano il processo produttivo di tali tecnologie, visitando l’impianto di conglomerato bituminoso Paolacci Asfalto s.r.l., sito in San Cesareo. Il proprietario e i suoi collaboratori hanno illustrato ai componenti del gruppo il processo di inserimento del polverino di gomma all’interno delle miscele e le modifiche che sono state effettuate sull’impianto per permettere l’implementazione di tale tecnologia ed efficientarne la produzione. Al termine della visita tecnica, tutte le curiosità dei partecipanti hanno trovato risposta, in un momento di formazione, che ha contribuito ad aumentare la consapevolezza sui temi del riciclo e della sostenibilità.
Workshop e Tavola rotonda: tanti i temi emersi nel corso della seconda giornata del workshop
Il workshop
Moltissimi i punti emersi nel corso della seconda giornata.
Al mattino, un parterre dei maggiori esperti internazionali del settore hanno raccontato i loro studi e le loro esperienze.
Dopo la presentazione di Patrizia Bellucci ed Ettore Musacchi dei progetti Life Silent e Re-Plan City Life, i due coordinatori hanno introdotto gli interventi che si sono susseguiti nel corso della mattinata:
L’infrastruttura stradale italiana: estensione, caratteristiche, politiche, gestione; la situazione attuale e le prospettive future” - Dott. Ing. Arianna Stimilli, Anas (Gruppo FS)
“Green Public Procurement: come funziona e quali sono le opportunità” – Dott. Sergio Saporetti, Ministero dell’Ambiente e Della Sicurezza Energetica
“Miscele di asfalto e gomma: i benefici tecnici e ambientali” - Prof. Filippo Praticò, Università Mediterranea di Reggio Calabria
“Gomma riciclata da pneumatici fuori uso negli asfalti – La prospettiva italiana” - Ing. Serena Sgarioto, ECOPNEUS
“L’utilizzo della gomma riciclata e delle fibre tessili riciclate, le tecnologie e le politiche implementate in Polonia” - Ing. Przemyslaw Zaprzalski, RECYKL, Polonia
“Asfalto gommato: miti e realtà, consigli su come gestire la gomma negli impianti di asfalto tradizionali” - Ing. Costis Keridis, KERIDIS, Grecia
“Asfalto gommato, tecnologie utilizzate e lavori realizzati in Spagna” - Ing. Luis Alfonso de León, TRS, Spain
La tavola rotonda
Nel pomeriggio Erminio Fischetti, della Direzione Comunicazione di Anas, in collaborazione con Sabina Nicolella, Stakeholder engagement e Progettazione europea della Fondazione Ecosistemi, ha moderato la tavola rotonda, momento di interessanti riflessioni, spunti e confronti.
È emersa, in particolare, la resistenza del mercato a realizzare materiali più sostenibili realizzati con gli pneumatici fuori uso (PFU), perché più costosi a causa del processo di riciclaggio.
È, quindi, fondamentale, ai fini di un impiego su vasta scala degli asfalti gommati, evidenziare i benefici aggiuntivi che l’inserimento del polverino di gomma offre, come una maggiore durabilità e performance funzionali superiori, per convincere le istituzioni a investire in questi prodotti. Infatti, è emerso che molti comuni, a causa delle limitazioni di bilancio, optano per prodotti più scadenti e inquinanti, ma anche di minore durata. Di conseguenza, le imprese non hanno interesse a investire nella qualità a causa dell’elevato costo che questa comporta a livello produttivo senza un adeguato riscontro del mercato.
Per ridurre il divario, le imprese devono creare una nuova economia di scala, investendo su tutta la filiera. In questo modo il prodotto finito potrà diventare competitivo con l’asfalto tradizionale anche sul piano economico.
Ma la sostenibilità non è un concetto quantificabile solamente in termini economici.
Pensiamo ai principali vantaggi che questa soluzione offre, come la riduzione dell’emissione sonora ed una maggiore vita utile. Per garantire questo risultato occorre, tuttavia, che le stazioni appaltanti e gli enti gestori richiedano che i prodotti siano certificati, per esempio attraverso la dichiarazione ambientale EPD. Inoltre, la formazione dei progettisti deve essere altamente specialistica: è essenziale che abbiano competenze trasversali su tutte le caratteristiche delle pavimentazioni stradali e sui materiali impiegati, per garantire soluzioni ottimali sia in termini di prestazioni che di sostenibilità ambientale, aspetto questo evidenziato anche dai CAM Strade.
In conclusione, la considerazione della tutela ambientale e della salute deve prevalere sull’aspetto economico, ma sono ancora molti i fattori in gioco e la strada da percorrere è ancora lunga. È certo però che il concetto di sperimentazione deve essere superato trasformandosi in operatività.
Nel corso del workshop sono emersi anche numerosi aspetti positivi. In ambito industriale, negli ultimi 20 anni circa la produzione di asfalti modificati con polimeri e gomma è aumentata. Gli asfalti modificati sono particolarmente indicati per le autostrade: riducono il rischio di invecchiamento e ossidazione del manto stradale, prolungandone la durata, e garantiscono elevate caratteristiche di viscosità e adesività. Queste proprietà riducono il rischio di surriscaldamento e minimizzano le rotture dovute all’usura, migliorando la resistenza complessiva della pavimentazione. Nonostante i benefici, l’industria ha dovuto affrontare ostacoli e dubbi sia dei committenti pubblici che di quelli privati relativamente alle performance specie sulle autostrade molto trafficate. Per superare queste criticità, si è reso inoltre necessario un intenso lavoro di ricerca in collaborazione con le più importanti università.
Lo sviluppo della tecnologia ha determinato una vera e propria svolta nella presa di coscienza dei vantaggi per le aziende e per l’ambiente del corretto utilizzo dei PFU. Sarebbe molto importante che il settore pubblico supportasse le azioni private attraverso incentivi fiscali, interventi educativi e misure di carattere sociale.
Per favorire una più ampia diffusione degli asfalti gommati e massimizzare i benefici ambientali e infrastrutturali, è essenziale quindi rafforzare la collaborazione tra utilizzatori, imprese del settore, università, centri di ricerca ed istituzioni pubbliche, e supportare la filiera delle costruzioni stradali con opportuni incentivi fiscali.
Si ringrazia per il contributo:
Patrizia Bellucci – Responsabile Ricerca e Sviluppo di Anas e Coordinatrice del Progetto Life Silent;
Francesca Ciarallo: Specialist Ricerca e Sviluppo di Anas, Leader del WP8 Life Silent;
Tina Onorato: Specialist Ricerca e Sviluppo di Anas, assistente al Project Management di Life Silent.