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Briciole di pane

Strasburgo fissa a 95 g/Km i limiti di emissioni di CO2 dei veicoli, ma concede compensazioni

Partiranno dal 2020 ma chi produce modelli ecologici potrà bilanciare e averne alcuni inquinanti

Strasburgo, 27 febbraio 2014 - Fissati i nuovi limiti di emissioni per gli autoveicoli. L'obiettivo stabilito è di 95 g/km di Co2 che sarà obbligatorio per le nuove vetture che saranno prodotte a partire dal 2020. “Questo voto significa che l'Europa continuerà a essere all'avanguardia nella riduzione delle emissioni” con un target che “rappresenta un risparmio di 50 milioni di tonnellate di CO2 all'anno. Tuttavia, il costo d'innovazione deve essere socialmente accettabile ed economicamente fattibile, sia per i consumatori sia per i produttori” ha dichiarato Thomas Ulmer (Ppe) relatore del testo approvato con 499 voti a favore, 107 contrari e 9 astensioni. “Stiamo anche introducendo nuovi cicli di test per rispecchiare meglio le condizioni reali di guida”, ha aggiunto.


Il testo prevede una fase di adattamento limitata a un anno (2020), per avere i nuovi tetti di emissioni a regime dal 2021. Sarà previsto un sistema di incentivi tra il 2020 e il 2022 grazie al quale i produttori potranno compensare la produzione di vetture inquinanti con quelle meno. Questo vuol dire che chi ha in gamma modelli elettrici (o particolarmente ecologici, come le ibride), potrà continuare a produrre anche vetture particolarmente inquinanti senza incappare in procedimenti sanzionatori. Il regime di super-crediti non andrà però oltre i 7,5 g/km. Una vettura che emette meno di 50 grammi di CO2 per chilometro conterà per due passeggeri nel 2020, per 1,67 nel 2021, per 1,33 nel 2022 e 1 passeggero nel 2023.


Le critiche al testo sono arrivate da Versi e Sinistra. “Il voto conferma che si tratta di un regalo pre-elettorale all’industria automobilistica”, commenta Rebecca Harms, co-presidente dei Greens. “L’accordo raggiunto in precedenza tra Consiglio e Parlamento era già povero di ambizioni in partenza”. Con questo voto, conclude, le industrie automobilistiche “rallenteranno lo sviluppo delle nuove tecnologie per auto meno inquinanti”.


Per Sabine Wils, europarlamentare del gruppo Gue, la riduzione delle emissioni delle automobili “è alla mercé degli interessi dei produttori tedeschi BMW e Mercedes”. In particolare, denuncia, “BMW lo scorso autunno ha donato circa un milione di euro ai partiti tedeschi della precedente coalizione di governo – Cdu/Csu e Fdp – come ringraziamento per aver mantenuto in Consiglio una posizione favorevole ai costruttori di automobili”. Il risultato sarebbe dunque “una regolamentazione debole e non ambiziosa”.
 

Lorenzo Robustelli