Ue, più stazioni di rifornimento per i veicoli ecologici
Una direttiva Ue imporrà agli Stati membri l'istallazione di un numero maggiore di piazzole verdi

Bruxelles, 17 aprile 2014 - In futuro sulle nostre strada non sarà più necessario percorrere chilometri per trovare una stazione di rifornimento ecologica, per auto elettriche o a metano. Il Parlamento di Strasburgo ha approvato in Plenaria una direttiva che impone agli Stati membri di installare un numero minimo di stazioni di rifornimento in modo da rendere più semplice la ricarica dei mezzi ecologici. “Con questo voto l'Aula ha dato finalmente un indirizzo chiaro al mercato: l'Europa crede nei carburanti alternativi, chiede agli Stati membri di sostenerne la diffusione e ai produttori di veicoli e di navi, nonché della componentistica e alle aziende energetiche, di investire con forza su un trasporto sempre più pulito”, è stato il commento di Carlo Fidanza (FdI), relatore della direttiva che è stata approvata con 622 voti a favore, 29 contrari e 20 astenuti.
Secondo il testo entro il 2020 tutti gli Stati dovranno garantire la copertura dei nodi urbani ed extraurbani con un numero adeguato di stazioni di ricarica per le auto elettriche e di rifornimento per quelle a metano. Entro il 2025 questa previsione riguarderà anche tutte le autostrade della rete prioritaria Ten-T. Verranno poi individuati standard unici per i connettori di ricarica per le auto elettriche, in modo da favorire una più ampia diffusione di queste vetture.
Allo stesso modo, entro il 2025, i porti Ten-T selezionati dagli Stati Membri dovranno dotarsi di terminali per il Gnl (gas naturale liquefatto), alternativa concreta al gasolio tanto per le navi quanto per l'autotrazione. È previsto anche l'obbligo di dotarsi di almeno un punto di carico per Gnl in ciascuno Stato membro. Nello specifico, nel caso dell'Italia questo renderà più semplice l'approvvigionamento che invece oggi, per le nostre imbarcazioni, avviene solitamente a Barcellona, il porto più vicino che offre questo servizio.
“Sono molto soddisfatto – ha concluso Fidanza - perché, oltre ad aver raggiunto un accordo equilibrato, siamo riusciti a tutelare tutte le priorità italiane in questo dossier, a partire dalla filiera del gas naturale e dalla produzione dei connettori elettrici di cui le aziende italiane sono leader mondiali”.