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Briciole di pane

Analisi di sensibilità del modello di calcolo NMPB routes 96 al variare della risoluzione degli elementi cartografici

I risultati dell'indagine conoscitiva sviluppata dal Centro Sperimentale di Cesano dell'Anas

Roma, 2 marzo 2011 - E’ importante evidenziare come il Centro Sperimentale Anas di Cesano, oltre all’azione di costante monitoraggio sui materiali che tradizionalmente ne contraddistingue l’attività, operi ormai da tempo anche nel settore ambientale, conducendo attività di verifica sperimentale in ambito acustico (rumore stradale), ma anche approfondendo le tematiche di interesse in ambito scientifico.

Lo studio qui presentato valuta la sensibilità di uno dei modelli di propagazione acustica più spesso adottati nella tecnica, (NMPB Routes 96) al variare del livello di dettaglio della cartografia e dell’accuratezza degli elementi in essa rappresentati. Questo ha evidentemente implicazioni importanti sul dettaglio richiesto del rilievo territoriale, necessario per poter efficacemente stimare il rumore stradale.

A tale scopo sono stati acquisiti 9 campioni cartografici relativi a 3 siti con caratteristiche morfologiche diverse, nelle scale 1:2.000, 1:5.000 e 1:10.000, sui quali è stata eseguita la mappatura acustica secondo i criteri e le indicazioni stabilite dalla Direttiva Europea sul Rumore Ambientale 2002/49/CE (END). Il confronto tra i livelli di pressione sonora ottenuti in corrispondenza dei numerosi ricettori analizzati ha evidenziato quanto il modello di calcolo sia sensibile al dettaglio cartografico. In particolare discrepanze non trascurabili tra i valori stimati sono emerse nelle aree dove la differenza nella descrizione dell’ambiente di propagazione è risultata più significativa. Sebbene sia evidente il vantaggio che deriva dall’utilizzo di una base cartografia di dettaglio per limitare l’incertezza della stima dei livelli sonori, i costi ed i tempi di calcolo associati sono in generale proibitivi ed occorre individuare delle soluzioni di compromesso che consentano di ottenere risultati di accuratezza nota, adeguata allo scopo della valutazione. In tale ottica, l'esito di questa valutazione ha evidenziato che l'impiego di una cartografia in scala 1:5.000 può considerarsi appropriato agli standard prefissati dalla END e costituisce un buon compresso tra qualità e costo.

Le stime eseguite utilizzando la cartografia in scala 1:10.000 sono, invece, caratterizzate da un livello di accuratezza che può ritenersi sufficiente per valutazioni di massima, ma non adeguato per l’individuazione ed il dimensionamento degli interventi da attuare.

Eleonora Cesolini (Direttore Centrale Ricerca e Nuove Tecnologie Anas)

  Il testo integrale dell'articolo di Patrizia Bellucci e Alessandro Zenti