Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Anas: storia e sviluppo del dato satellitare

L’utilizzo del dato interferometrico satellitare nelle analisi di routine e nei progetti aziendali

Cresce sempre di più l’interesse in Europa ed in Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) verso l’utilizzo del dato satellitare, applicato nel nostro caso al monitoraggio dei versanti e delle infrastrutture che interessano la rete Stradale di competenza. I geologi e gli ingegneri della società sono sempre più consapevoli della potenzialità del dato satellitare e si va verso una specializzazione ancor più approfondita nella gestione delle informazioni che questo può dare. Lo “sguardo dallo spazio” attualmente fornisce infatti ai tecnici dotati di specifiche competenze la possibilità di monitorare, laddove possibile, spostamenti del terreno anche di minima entità, talvolta millimetrici, indirizzandone le valutazioni in maniera significativa. 

L’utilizzo del dato satellitare, quindi, sta diventando di fondamentale importanza per la gestione della rete infrastrutturale. Un’analisi satellitare di un versante, ad esempio, permette di fornire un primo e fondamentale esame, ricostruirne i movimenti del passato, formulare delle ipotesi preliminari fondate sui movimenti potenziali e indirizzare i tecnici su sistemi di monitoraggio a terra mirati, diminuendo i fattori di rischio e di conseguenza i costi, con scelte progettuali adeguate.
L’Italia, attraverso Anas, è il Paese che, in Europa, utilizza di più il dato satellitare nel settore dell’infrastruttura stradale. Se ne fa uso la prima volta nel 2005, per la progettazione di un macrolotto della A2 “Autostrada del Mediterraneo”. 
Fino al 2018 l’utilizzo rimane occasionale, relegato ai contesti più complessi, ma fra il 2019 e 2020 avviene un passaggio fondamentale: con la definizione degli Accordi Quadro per il monitoraggio geotecnico-strutturale e l’aggiornamento del CSA Norme Tecniche, l’utilizzo del dato interferometrico satellitare trova finalmente il suo spazio nelle procedure interne e, progressivamente, viene inserito nelle analisi di routine, per progetti interni ed esterni. Tali analisi raggiungono poi un maggior dettaglio a partire dal 2023, grazie al progetto Copernicus EGMS.

L’utilizzo non passa inosservato agli occhi dell’Europa. Nel 2017 Anas è coinvolta come primary user in un importante studio di settore, realizzato da EARSC (European Association of Remote Sensing Companies) e commissionato da ESA (European Space Agency), volto ad indagare l’utilizzo dei dati della costellazione Sentinel in ambito infrastrutturale stradale. Tale indagine porta, nel 2022 nell’ambito del SeBS (Sentinels Benefit Study) alla pubblicazione del Rapporto: “Highways Management in Italy”, di cui Anas è coautore.

A seguito di questo importante risultato, Anas viene invitata al Sentinel Benefits Study Workshop edizione online 2024. Il Workshop, di livello europeo, vede partecipare, nella sezione Road Infrastructure Management, anche Norvegia e Portogallo come primary users del dato satellitare applicato alle infrastrutture stradali. Lo scopo è quello di confrontare le modalità di utilizzo, l’interesse e gli sviluppi che stanno affrontando le aziende coinvolte, riguardo l’utilizzo del dato satellitare. L’azienda ha partecipato presentando l’intervento “Anas Experience with satellite application”, una sintesi sull’utilizzo del dato satellitare in azienda, tra crescita della consapevolezza interna, casi di studio e progetti futuri, soffermandosi sul tema del monitoraggio come prevenzione del rischio, passando per la possibile applicazione del dato alla manutenzione programmata della rete. Il lavoro viene apprezzato da parte del chairman, nonché General Secretary di EARSC, Geoff Sawyer.

Il workshop pone l’attenzione sull’importanza del dato satellitare anche in altri settori: oltre alla sezione dedicata al Road Infrastructure Management vengono presentate anche quelle dedicate al Forest Management e Lake Water Quality Monitoring, a testimonianza della trasversalità di utilizzo del dato. 

Oggi il Paese sta investendo in maniera significativa nello sviluppo di sistemi innovativi, tra i quali il progetto IRIDE, nell’ambito del quale Anas è stata coinvolta in qualità di Pilot User. Le tecnologie introdotte apriranno nuovi scenari nell’ambito dell’Earth Observation. Iride è una costellazione di satelliti, un progetto che nasce come iniziativa del governo italiano, con il supporto delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Sarà completato entro il 2026 sotto la gestione dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), con il supporto dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

L’Italia è un Paese straordinario dal punto di vista delle sue peculiarità geologiche che lo rendono “vivo” e mutevole. Bacini intramontani stretti, catene montuose geologicamente giovani caratterizzate da un’elevata sismicità e un’elevatissima densità di popolazione. Tutto questo comporta però, spesso, elevati fattori di rischio per le strutture ed infrastrutture, con possibili conseguenze per la Vita Umana. 
Anas si rende protagonista, nella progettazione e gestione delle infrastrutture, cercando di applicare, oltre i sistemi a terra, anche i dati provenienti dallo spazio.  Il confronto in Europa conferma quindi le competenze, l’attenzione e la sensibilità del proprio personale tecnico al tema del rischio geologico. 

Flavio Capozucca - Responsabile Tecnologie e Territorio di Anas

In collaborazione con Massimo Gargano e Jacopo Crognale