Arriva l’auto autonoma per i disabili
Sviluppata dai ricercatori della Purdue University

I ricercatori della Purdue University, hanno sviluppato il progetto di una auto a guida autonoma accessibile a persone con diverse forme di disabilità. Lo riporta l’agenzia di stampa AGI. Secondo quanto si legge, Easi Rider, questo il nome del veicolo, non solo ha una rampa ad attivazione vocale e accessibile alle sedie a rotelle, ma utilizza anche sensori per impedire il dispiegamentoinvolontario della rampa stessa quando è parcheggiata. Un meccanismo all'interno aiuta a fissare la sedia a rotelle nella posizione più sicura. Il prototipo può ospitare fino a due utenti su sedia a rotelle contemporaneamente e dispone di sedili riconfigurabili per gli utenti che non utilizzano sedie a rotelle. Telecamere e sensori aiutano i passeggeri a comprendere meglio l'ambiente circostante nel veicolo e consentono a un operatore remoto di comunicare con loro in caso di situazioni di emergenza in cui i passeggeri potrebbero aver bisogno di assistenza.
Utilizzando il proprio telefono cellulare o un tablet, un viaggiatore può controllare le funzioni del veicolo come l'illuminazione interna, il clacson, ifari e l'intrattenimento. Un particolare schermo all'interno del veicolo aiuta gli utenti ad accedere a una mappa del proprio percorso nel caso si soffra di problemi di udito o nel caso non si sia in grado di usare le mani per premere i pulsanti.
Per sviluppare Easi Rider i ricercatori si sono confrontati con diverse persone con disabilità, attraverso sondaggi, interviste e sessioni dimostrative interattive. Il team di Easi Rider ha ricevuto un milione di dollari vincendo la competizione per l'inclusivita' intitolata "Inclusive Design Challenge". I fondi verranno utilizzati per istituire un centro a Purdue sulla progettazione accessibile per i trasporti. Attraverso questo centro, i ricercatori della Purdue si impegneranno con i partner del settore e gli enti governativi per continuare a lavorareverso standard di progettazione dei veicoli che tengano sempre più conto delle diverse forme di disabilità.