Auto "connesse" e privacy, ACI lancia la campagna "My Car, My Data"
L'Automobile Club d'Italia accoglie sul suo sito il progetto di sensibilizzazione FIA sulla proprietà dei dati trasmessi
Roma, 16 febbraio 2016 – Parte oggi e resterà online per i prossimi mesi sul sito dell’Automobile Club d’Italia www.aci.it, la pagina web in italiano a sostegno del progetto “My Car My Data”, una campagna internazionale di sensibilizzazione sul problema della proprietà dei dati trasmessi dalla propria automobile “connessa”.
Le moderne auto equipaggiate con sensori, geo-localizzatori e dispositivi di comunicazione raccolgono e inviano dati relativi al conducente, incluse le informazioni che riguardano i comportamenti e le abitudini al volante. In futuro sempre più le auto saranno in grado di comunicare le preferenze alla guida e permetteranno in tal modo di offrire servizi personalizzati. A chi vanno questi dati? A che scopo possono essere utilizzati? Come posso controllarli e scegliere se divulgarli o meno?
Promossa dalla Federation Internationale de l’Automobile e affidata per l’Italia all’ACI, la campagna “My Car, My Data” si pone come obiettivo quello di informare e sensibilizzare tutti sul problema che sempre di più investirà le nostre vite nel prossimo futuro, della effettiva proprietà di questi dati e della scelta sulla loro trasmissione che non può che spettare al singolo automobilista.
La FIA ha voluto su questo tema non solo impegnarsi in prima persona ma anche coinvolgere gli Automobile Club europei al fine di sollevare con forza il problema presso le autorità comunitarie di Bruxelles, affinché queste intervengano istantaneamente con una regolamentazione chiara e trasparente.
L’Automobile Club d’Italia si ripromette di effettuare, oltre al sondaggio on line presente sul sito alla pagina http://sondaggi.aci.it/index.php?sid=63728&newtest=Y&lang=it e a cui tutti sono invitati a partecipare per dire la propria e far sentire la voce dei cittadini, diretti interessati al problema, anche altre iniziative di sensibilizzazione presso le autorità competenti e di comunicazione e coinvolgimento nei confronti del pubblico.
“Senza dubbio l’auto connessa, traducendosi in maggiori informazioni per il conducente, potrà contribuire sensibilmente ad aumentare sicurezza ed efficacia alla guida - ha dichiarato il Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani -. Ci sono, tuttavia, altri aspetti che vanno valutati attentamente. Mi riferisco alla necessità che gli automobilisti rimangano i proprietari dei dati prodotti dal veicolo e mantengano il diritto di decidere se e con chi condividerli. Altrimenti - ha concluso - si creano i presupposti per un mercato governato esclusivamente dai costruttori e inaccessibile ai fornitori indipendenti di servizi”.