Coronavirus, scende in campo il settore dell'automotive
L'obiettivo è di potenziare la produzione dei ventilatori polmonari

Il Coronavirus ha stravolto la nostra quotidianità. Si cerca, in ogni maniera, di contrastare l’emergenza sanitaria. Uno dei maggiori problemi è che la carenza dei ventilatori polmonari per la terapia intensiva, necessari negli ospedali per mantenere in vita i pazienti contagiati dal Covid-19 aiutandoli nelle funzioni respiratorie, scarseggiano un po’ ovunque. Fare fronte alla pandemia, in queste condizioni, è ancora più impegnativo.
In più Paesi i Governi hanno chiesto aiuto anche alle case automobilistiche. Potrebbero, infatti, stando a quanto ipotizzato, dare il proprio contributo per realizzare questi macchinari. Anche se non in tempi brevissimi, come tutti auspichiamo. Non è semplice, ovviamente, perché bisogna riconvertire le linee di produzione. Tesla, stando a indiscrezioni, avrebbe dato una qualche disponibilità in tal senso. Anche la General Motors e Ford si sono resi disponibili a verificare questa possibilità.
Ferrari e Fca sono in trattativa con il più grande produttore di ventilatori d’Italia, la Siare Engineering, per sondare la possibilità di incrementare la loro produzione. All’aumento dei posti-letto, d’altronde, corrisponde la necessità di un numero adeguato di respiratori. La produzione mensile della Siare dovrebbe passare da 160 a 500 ventilatori. Si sta, proprio in queste ore, verificando la possibilità di una collaborazione che, tra l’altro, consentirebbe all’azienda di essere maggiormente competitiva nell’acquisto delle parti necessarie all’assemblaggio dei macchinari.
Magari, nei prossimi giorni si raccoglieranno altre adesioni e collaborazioni. Speriamo sia così.