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Briciole di pane

Dossi stradali intelligenti, che producono energia

Due saranno installati nel parcheggio di un centro commerciale in provincia di Milano

Roma, 27 giugno 2013 – Dossi stradali artificiali intelligenti. Molto intelligenti. Che convertono in corrente elettrica alternata il passaggio delle automobili, recuperandone l’energia cinetica. Si pensi, solo per un attimo, a quanta se ne potrebbe produrre se fossero collocati laddove le situazioni oggettive lo consentano.
Due dei dossi in questione saranno installati, prossimamente, nel parcheggio di Auchan di Rescaldina, a Milano. Si tratta di un progetto italiano, elaborato da Underground Power in collaborazione con Auchan e Gallerie Commerciali Italia, che ha già ricevuto dei riconoscimenti ufficiali. Lo shopping center in questione registra il passaggio, medio, di 8.500 auto ogni giorno. Sulla base delle stime effettuate, potranno produrre 100 mila kilowattora l’anno. Il dosso ha un nome: Lybra. I suoi progettisti hanno trovato in Auchan l’attenzione necessaria che ha poi portato a dare concretezza alla sperimentazione. Che, hanno dichiarato dall’azienda, se darà i risultati ipotizzati sarà successivamente replicata nei loro altri centri. Con riflessi positivi rispetto ai consumi di energia delle singole strutture commerciali e positive ricadute dal punto di vista ambientale.
Lybra, inoltre, non sottovalutiamola, svolge pure la funzione di rallentare la velocità delle vetture. Compito proprio dei dossi “normali”, regolamentato dal Codice della Strada. Quelli di Rescaldina, realizzati in gomma e acciaio, saranno lunghi dieci metri. Transitandovi sopra, le macchine produrranno energia cinetica che, catturata da una dinamo, sarà trasformata in corrente alternata. Aspetto non marginale: sarà immediatamente disponibile e, pertanto, utilizzabile. L'impianto, per Auchan, ha un costo di circa 100 mila euro. L’azienda prevede un rientro dei costi in circa sette anni.
Le città, dunque, diventano sempre di più smart. Il continuo tentativo di razionalizzarne l’utilizzo, di abbattere i fattori di criticità che ne riducono la fruibilità, sono ormai una priorità per tecnici e decisori politici. Da ultimo, ricordiamo il protocollo di intesa siglato da importanti città (Torino, Milano, Napoli), fortemente voluto dalla Consulta generale per l’Autotrasporto e la Logistica, alla cui redazione ha collaborato pure l’Anas, con il quale si punta a condividere le best practice attuate per ottimizzare la distribuzione urbana delle merci. Tematica di notevole attualità, che coinvolge tutti gli attori della catena logistica. Sempre più smart cities, dunque. Anche perchè nel 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città.

Carlo Sgandurra