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Briciole di pane

E' anche italiana la tecnologia contro i colpi di sonno

Uno degli apparati che è possibile usare rileva movimenti e attenzione degli occhi

Torino, 21 gennaio 2016 - E’ italiano uno degli strumenti che potrebbe abbattere il numero di incidenti stradali dovuti a colpi di sonno.

 

Fra le tecnologie che si stanno mettendo a punto, infatti, esistono anche quelle basate sui cosiddetti sensori biometrici che riescono a misurare i movimenti anomali della test e degli occhi in particolare. Il proseguimento delle sperimentazioni e delle applicazioni in questo ambito, potrebbe fare molto. Soprattutto tenendo conto che, stando ad una recente indagine del magazine specializzato Quattroruote, circa il 20% degli incidenti stradali è causato dalla sonnolenza che è anche correlata a buona parte degli eventi mortali. 

E’ la ricerca attorno ai sensori biometrici dell’occhio che ha portato la New Edil di Ripatransone, nella provincia di Ascoli Piceno, a mettere a punto già da qualche anno il meccanismo noto come “Angelo Protettore”, AP V Cam Alert, un apparato che basandosi sull’osservazione dei movimenti degli occhi riesci a stabilire il livello di attenzione del guidatore e quindi il grado di rischio alla guida.


Dotato di due brevetti, AP V usa sensori automatici per catturare le immagini ad infrarossi delle persone e in particolare degli occhi. Al di là della tecnologia, il principio di azione di questo strumento parte dalla considerazione che le cause di incidente dipendono anche da fatto che il conducente non conosce il proprio livello di stanchezza, oppure sapendolo, a causa di svariati motivi, è costretto inconsciamente a continuare a guidare. La funzione dell’AP V è quella di ricordare al conducente quando si trova in uno stato di affaticamento e quindi di guida pericolosa. A quel punto, lo strumento invia un primo segnale di allarme. Se il conducente insiste nella guida dopo che è stato avvisato, la possibilità che si addormenti è altissima, in questo caso la seconda funzione dello strumento è quella di emettere un segnale acuto per svegliare il conducente ricordandogli ogni volta il suo stato di affaticamento.


Tutto è basato sul fatto che AP V riesce a analizzare il volto di chi guida ogni 10 secondi arrivando ad inquadrare gli occhi, e quindi individuare la retina. Ovviamente, il meccanismo è stato programmato per tenere conto della presenza di occhiali oppure di lenti a contatto, oltre che di particolari visi ma anche di movimenti frequenti del corpo ed anche delle condizioni di guida notturna.


Non ancora obbligatori e nemmeno forniti come optional dalla case automobilistiche, strumenti di questo tipo dovranno però trovare una maggiore diffusione anche tenendo conto che a breve l’Italia dovrebbe recepire le norme contenute nel regolamento Ue 85/2014 che contiene alcune novità rispetto alla patente di guida proprio relativamente alla diagnosi dei problemi di sonnolenza.

 

Andrea Zaghi