Efficienza energetica: approvate 47 nuove proposte col meccanismo dei certificati bianchi
L'Autorità per l'energia e il gas (Aeeg) stima una una riduzione dei consumi di oltre 800mila tonnellate di petrolio
Roma, 27 gennaio 2012 - Una riduzione dei consumi stimata in oltre 800mila tonnellate equivalenti di petrolio (TEP) nei prossimi cinque anni. È questo l’obiettivo dell'Autorità per l'energia e il gas (Aeeg) che, grazie all’approvazione di 47 nuovi interventi, concentrati per il 95% nel settore industriale, intende promuovere l'efficienza energetica mediante il meccanismo dei certificati bianchi. I certificati bianchi o titoli di efficienza energetica (TEE) sono uno strumento di mercato avviato nel gennaio 2005 per diffondere l'efficienza energetica e, in particolare, per 'certificare' il raggiungimento degli obiettivi di risparmio che le imprese distributrici di energia elettrica e gas devono conseguire, attraverso interventi e progetti per accrescere l'efficienza energetica negli usi finali di energia.
La regolazione tecnica ed economica del meccanismo e la sua gestione complessiva sono affidate all'Autorità alla quale i distributori devono consegnare annualmente un numero di titoli equivalente al risparmio obbligatorio, in modo da dimostrare di aver raggiunto gli obblighi e non incorrere in sanzioni. La maggior parte degli interventi riguarda l'ottimizzazione degli impianti (valore medio pari a 5,3 ktep/anno) e l'introduzione di componenti più efficienti (forni, bruciatori, miscelatori), con un valore di risparmio medio pari a 3,6 ktep/anno. Secondo le stime fornite dagli stessi proponenti, i 47 progetti - che si aggiungono ai 594 già approvati negli ultimi 7 anni - consentiranno risparmi medi annui pari a circa 160.000 tonnellate equivalenti di petrolio, di cui circa 55.000 tep/anno per risparmi di energia elettrica, quasi 43.500 tep/anno per risparmi di gas naturale e quasi 62.500 tep/anno per risparmi di altre forme di energia (ad esempio olio combustibile o gasolio) per usi diversi dall'autotrazione. Oltre il 70% di questi risparmi sarà possibile grazie agli interventi proposti dalle società di servizi energetici (ESCO), oltre il 20% dai soggetti con obbligo di nomina dell'energy manager e circa il 5 % direttamente dai distributori di gas o energia elettrica
La regolazione tecnica ed economica del meccanismo e la sua gestione complessiva sono affidate all'Autorità alla quale i distributori devono consegnare annualmente un numero di titoli equivalente al risparmio obbligatorio, in modo da dimostrare di aver raggiunto gli obblighi e non incorrere in sanzioni. La maggior parte degli interventi riguarda l'ottimizzazione degli impianti (valore medio pari a 5,3 ktep/anno) e l'introduzione di componenti più efficienti (forni, bruciatori, miscelatori), con un valore di risparmio medio pari a 3,6 ktep/anno. Secondo le stime fornite dagli stessi proponenti, i 47 progetti - che si aggiungono ai 594 già approvati negli ultimi 7 anni - consentiranno risparmi medi annui pari a circa 160.000 tonnellate equivalenti di petrolio, di cui circa 55.000 tep/anno per risparmi di energia elettrica, quasi 43.500 tep/anno per risparmi di gas naturale e quasi 62.500 tep/anno per risparmi di altre forme di energia (ad esempio olio combustibile o gasolio) per usi diversi dall'autotrazione. Oltre il 70% di questi risparmi sarà possibile grazie agli interventi proposti dalle società di servizi energetici (ESCO), oltre il 20% dai soggetti con obbligo di nomina dell'energy manager e circa il 5 % direttamente dai distributori di gas o energia elettrica