Enea presenta tecniche antisismiche a Santiago del Cile
Nel corso del XVI convegno "World Conference on Earthquake Engineering" presentati progetti di prevenzione e isolamento
Roma, 31 gennaio 2017 - Nei giorni scorsi si è tenuta a Santiago del Cile la sedicesima "World Conference on Earthquake Engineering" dove hanno partecipato oltre tremila esperti di tutto il mondo. In questo contesto, l'Enea ha illustrato in una keynote lecture di Paolo Clemente, dirigente di ricerca nel Laboratorio "Ingegneria sismica e prevenzione di rischi naturali", i dati sperimentali dell'applicazione di sistemi di protezione sismica innovativa e i risultati sulla convenienza, anche economica dell'isolamento sismico. Lo stesso Clemente ha spiegato i vantaggi del progetto: "I nostri studi dimostrano che l'isolamento sismico conviene anche dal punto di vista economico. Infatti - continua Clemente -, se ben progettato, l'isolamento consente di ridurre il costo di costruzione, almeno nelle aree a maggiore pericolosità sismica, ed è sempre conveniente in un'ottica di lungo periodo: un edificio isolato sismicamente, al contrario di un edificio tradizionale, non si danneggerà nemmeno in occasione di terremoti violenti e non necessiterà di interventi di riparazione a seguito di eventi sismici durante la sua vita utile".
Nel corso del convegno, l'Enea ha presentato le tecnologie applicate al Centro di Protezione Civile di Foligno e i risultati di studi realizzati nell'ambito di un progetto di ricerca, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio e il Comune, per il monitoraggio sismico del Palazzo Marchesale di San Giuliano di Puglia. Sono anche prese in considerazione le metodologie di analisi della vulnerabilità degli edifici industriali, il più delle volte considerati “fragili” a causa dell'assenza di connessioni efficaci tra i vari elementi strutturali (elemento riscontrato dal terremoto dell'Emilia del 2012). Inoltre, sono state presentate anche alcune tecnologie innovative di isolamento sismico per impianti a rischio di incidente rilevante e per gli edifici di interesse storico e artistico, per i quali si sta lavorando ad un nuovo sistema (oggetto di un brevetto internazionale messo a punto con il Politecnico di Torino), definito "Struttura di isolamento sismico per edifici esistenti", attraverso il quale i tecnici potranno inserire dei dispositivi di isolamento sismico sotto le fondamenta dell’edificio, senza toccarne la struttura. Questo modo di lavorare sulla sicurezza antisismica è stato definito “resilienza”, ovvero quando non è possibile evitare il danneggiamento degli edifici è necessario poter lavorare in fretta per salvarli. "L'adozione delle moderne tecnologie antisismiche - ha concluso Clemente - rappresenta un investimento imprescindibile anche in considerazione del ruolo propulsivo dell'edilizia per la ripresa dell'economia".