La bioedilizia fa capolinea a L'Aquila
L'Anas ricostruisce la propria sede all'insegna della sostenibilità

L’Aquila, 4 febbraio 2011 - Costruire in tempi brevi un edificio pubblico all’insegna dell’efficienza, dell’ecologia e della bioedilizia. È stata questa la scommessa vinta dall’Anas a L’Aquila dove, in otto mesi, è stata ricostruita la nuova sede compartimentale dopo che la precedente era stata gravemente danneggiata dal terremoto del 2009.
Un progetto architettonico improntato alla sostenibilità, nell’ottica di una cultura capace di utilizzare le energie rinnovabili, puntando all’efficienza energetica e alla promozione della sicurezza e dell’ecologia. ll nuovo edificio utilizza tutti i principali accorgimenti della bioedilizia: l’edificio è sismicamente isolato alla base mediante dispositivi elastomerici mentre la struttura portante è in cemento armato, in modo da limitare l’invasività degli interventi di manutenzione e migliorare l’affidabilità strutturale in caso di incendio.
L’intera struttura, che ha ottenuto la certificazione energetica in classe A, è stata progettata in termini di alta efficienza energetica con l’obiettivo di ottimizzare le prestazioni dell’involucro per il contenimento dei consumi energetici e quindi della loro dispersione, sia in inverno che in estate. Tale filosofia ha imposto l’utilizzo di materiali coibenti che, per caratteristiche e spessore, garantiscono un livello di dispersione energetica nell’ambiente ben inferiore alle soglie di legge, sia nel periodo estivo che in quello invernale. Tutti i controsoffitti hanno specifica certificazione sismica e di resistenza al fuoco.
Fiore all’occhiello sono gli impianti tecnologici, capaci di minimizzare i consumi energetici globali, privilegiando fonti di energia rinnovabili mediante la realizzazione della copertura dell’edificio con pannelli fotovoltaici, la cui potenza raggiunge i 90,387 kWp e una producibilità di 101.4 MWh/anno. Inoltre, questo tipo di impianto fotovoltaico presenta un sistema antineve grazie al quale dopo l’accensione la superficie di tutti i pannelli viene liberata da neve e ghiaccio. Il corpo di fabbrica, disposto come una ruota coricata, vuole richiamare l’attività dinamica dell’Azienda e consente la distribuzione consecutiva degli uffici, con percorsi continui che garantiscono collegamenti fluidi e privi di ‘cul de sac’, in modo da ottimizzare i percorsi all’interno. Per la suddivisione degli uffici, sono stati previsti pannelli in cartongesso o fibrocemento a quadrupla lastra dalle elevate caratteristiche di coibenza termo-acustica e di resistenza al fuoco.
La forma del corpo degli uffici deriva sia dal tema paesaggistico che dalla volontà di ottimizzare la distribuzione degli spazi interni. L'edificio, costruito sull’idea ‘plastica di anello’ su due livelli, è posato sul proprio basamento che aggetta all’esterno attraverso superfici curvilinee di color ‘rosso di Persia’ (quello da sempre usato dall’Anas per le case cantoniere) che delimitano gli spazi verdi intorno alla nuova sede. I due piani superiori sono caratterizzati dall’applicazione del concetto di ‘trasparenza diffusa’ che si declina a seconda della funzione specifica dei vani e della loro esposizione alla luce. La leggerezza di questa parte dell’edificio si ottiene mediante l’utilizzo di ampie superfici vetrate e di un sistema di ombreggiamento che definisce una mutevole e graduale permeabilità visiva. Il corridoio centrale, grazie allo sviluppo circolare continuo e all’attraversamento di spazi comuni vetrati e attrezzati, offre a visitatori e utilizzatori prospettive sempre diverse e mutevoli, eliminando lo stress del punto di fuga e dando all’osservatore il valore stimolante della scoperta.