Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Via libera al Data Act, interessa anche il settore dell’automotive

La proposta di Regolamento è volta a garantire l’accesso ai dati in maniera trasparente

Il Parlamento europeo ha approvato il testo del Data Act. Si tratta di una norma orientata a tutelare e assicurare condizioni di maggiore equità e trasparenza al mercato dei dati. Il passaggio successivo sarà la definizione del testo di legge da parte del Consiglio europeo. Il volume di dati generati da uomini e macchine, come noto, aumenta in modo esponenziale e sta diventando un fattore critico per le molteplici e trasversali implicazioni che comporta.

Il Data Act, che interessa pure il settore dell’automotive, individua norme che disciplinano la condivisione dei dati generati dall’uso di prodotti connessi o da servizi correlati. Consentirà, tra l’altro, agli utenti di accedere direttamente a quelli che generano ed evitare il trasferimento illegale da parte di fornitori di servizi cloud. La loro corretta gestione è di fondamentale importanza, considerato che la raccolta e l’elaborazione delle informazioni è sempre più massiva. Sono, d’altronde, un fattore chiave di innovazione in quanto possono essere utilizzate per automatizzare processi che in precedenza ne richiedevano la verifica o la riconciliazione manuale.

L'informatizzazione e digitalizzazione delle attività di Data analysis limita, inoltre, i margini di errore umano, ulteriormente minimizzati dall’uso di tecniche di autoapprendimento e di automazione dei processi. È evidente, pertanto, l’importanza e la necessità di una corretta gestione dei dati che comporta, conseguenzialmente, l'adozione di buone pratiche di sicurezza informatica e di una vera e propria normativa a riguardo. Diventa un elemento fondamentale per sfruttare appieno il potenziale delle informazioni raccolte e migliorare l'efficienza, l'accuratezza, la sicurezza e la privacy in una ampia gamma di contesti e settori.

Tanto più a fronte dei progressi dell’intelligenza artificiale, che pone tutti noi di fronte a sfide tecnologiche che sembrano non trovare limiti se non in quelli dell’immaginazione.

Carlo Argeni