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Briciole di pane

Manutenzione hi-tech per Italo

Alta velocità. Viaggio nel centro Alstom di Nola creato su misura per i treni di Ntv

Nola (Napoli), 21 marzo 2013 – Ogni giorno almeno quattro treni Italo entrano e poi ripartono. Talvolta anche sette. Per essere sottoposti a una revisione totale e al lavaggio. Siamo nel centro di manutenzione di Alstom a Nola, che, a un anno circa dall'avvio, opera ormai a pieno regime, dopo la consegna da parte del colosso francese dell'ultimo dei 25 treni Agv alla Ntv, di Montezemolo, Della Valle e Gianni Punzo. Un impianto - sorto all'interno dell'Interporto di Nola - concepito "su misura" dei nuovi treni Italo, a cui è dedicato in via esclusiva. Qui Alstom assicurerà assistenza ai treni per trent'anni, come definito nel contratto firmato nel 2009 del valore complessivo di 1,5 miliardi, di cui metà per la costruzione dei convogli e metà perla manutenzione degli stessi. Alle porte del mega distretto Cis Interporto, dove fino a due anni fa c'era un campo di tabacco, oggi opera la enorme struttura di 140mila metri quadrati con 180 dipendenti, quasi tutti tecnici e ingegneri. Costruita con un investimento di 90 milioni a carico della società Nuovo Trasporto Viaggiatori e poi ceduta alla multinazionale francese che oggi la controlla al 100 percento.
«A Nola l'approccio alla manutenzione cambia - dice Giuseppe Picco, direttore dello stabilimento campano - per la prima volta il treno è stato progettato in modo da poter essere manutento più agevolmente e in una struttura ad hoc. Inoltre, con un sistema di computer a bordo collegato a una sala operativa, denominato TrainTracer, il treno viene seguito su tutto il percorso. E, se necessario, viene attirato a Nola, dove, quando il treno arriva, è già noto quale sia il suo problema». Una filosofia aziendale e di service che cambia, insomma, visto che per lo più l'assistenza ai treni oggi viene assicurata nei depositi delle società trasportistiche e con macchinari adattabili a convogli diversi. Dal lavaggio Italo passa al controllo delle ruote geometrico con ultrasuoni - unica apparecchiatura di questo tipo in Italia - e poi alla cura degli interni e degli apparati elettronici. Se necessario, si provvede alla riparazione dei danni causati da incidenti o atti di vandalismo, oltre che alla modernizzazione. La permanenza in officina dura dalle quattro alle 15 ore, ma deve essere organizzata in modo che 21 convogli almeno siano sempre in esercizio. «Le tecnologie installate - aggiunge Picco - sono considerate esempio di ingegneria avanzata, tanto che riceviamo visite e sopralluoghi di operatori e media stranieri. A breve sarà la volta dei russi».
Lo sbarco di Alstom a Nola è favorito dalla presenza del distretto Cis Interporto, dalla disponibilità di una grande superficie libera, e da una amministrazione comunale che assicura procedure snelle - raccontano i rappresentanti del gruppo francese. Ma è agevolato anche dalla presenza sul territorio di un polo industriale nel settore dei trasporti con numeri, tradizione e competenze di tutto rispetto - con Ansaldo, Firema, Avis - un polo che oggi però versa in una grave crisi. Con l'impianto di Nola, la società francese, dal canto suo, rafforza la sua presenza in Italia, dove opera sia nel campo del trasporto ferroviario che in quello energetico.

Vera Viola (Il Sole 24 Ore)