Marocco: con Italgen il cemento serve al fotovoltaico
La controllata di Italcementi ha sviluppato un progetto per un impianto CSP di nuova generazione nella cementeria di Ait Baha
Roma, 2 aprile 2013 - Il settore delle costruzioni si avvicina sempre più a quello delle rinnovabili in un continuo processo di scambio, non solo per l’utilizzo di nuove tecnologie orientate al risparmio energetico nei lavori pubblici ed in ambito residenziale, ma anche per quanto attiene la produzione stessa di materiali ed energia pulita.
Ne è esempio il progetto del nuovo CSP (Concentrating Solar Power) Ait Baha di Italgen - Gruppo Italcementi, avviato a marzo, che prevede la costruzione di un innovativo impianto fotovoltaico nella cementeria omonima già attiva dal 2011 nel sud del Marocco.
Il Gruppo Italcementi ha una presenza storica in Marocco attraverso Ciments du Maroc, con una posizione di leadership (è il secondo produttore di cemento del Paese ed il primo nel settore del calcestruzzo). La cementeria di Ait Baha ha comportato un investimento di circa 310 milioni di euro e ha visto l’applicazione anche di un sistema di recupero termico e cogenerazione elettrica all’avanguardia nel settore. In questo contesto, Italgen ha definito un accordo con la società svizzera Airlight per la realizzazione dell’impianto pilota CSP.
I sistemi termodinamici a concentrazione, noti come CSP, permettono di trasformare la radiazione solare in energia elettrica. Questi nuovi impianti fotovoltaici sfruttano la possibilità di concentrare la luce del sole focalizzandola attraverso lenti o specchi concavi come avviene nel maxi progetto europeo per il Sahara, il Desertec. Per moltiplicare l’energia concentrata il pannello solare deve però “inseguire” il sole, allineandovi per assorbirne in ogni momento il massimo potenziale.
Il CSP di Ait Baha supera questa generazione di impianti con ulteriori elementi di innovazione: specchi flessibili in film di alluminio su supporto di plastica e non di vetro o metallo, strutture leggerissime di sostegno, aria al posto dei sali fusi, lo storage del calore in una fossa riempita di sassi basaltici per far lavorare la centrale anche di notte. Il calcestruzzo sostituisce l’acciaio delle parabole e tre binari lunghi 216 metri e larghi 11 permettono il movimento dei pannelli verso il sole per scaldare al massimo gli specchi e l'aria che circola nel tubo centrale, destinata ad alimentare le turbine e quindi a produrre elettricità.
Invenzioni ingegneristiche che combinano il know how acquisito nel cemento con gli studi per nuovi materiali e sistemi. Il tutto con minori costi realizzativi.
Il progetto CSP di Ait Baha, con un Consorzio che vede la partecipazione di Ciments du Maroc, Italgen Maroc Ener, Airligh Energy Maroc, l’Università Ibn Zohr di Agadir e del Politecnico Federale di Zurigo, si è aggiudicato un finanziamento da parte di IRESEN (Istituto per la ricerca nell’energia solare e nuove energie) per un progetto di ricerca correlato al contenuto innovativo dell’impianto, che integra i sistemi di recupero termico nel processo di produzione del cemento.
In linea con il proprio impegno che declina innovazione e sostenibilità, nel 2011, Italcementi Group -tramite la controllata Italgen- ha avviato anche il parco eolico presso il centro di macinazione di Indusaha a Laayoune che prevede uno sviluppo di capacità installata fino a 50 MW nell’eolico.