Mobilità sostenibile: A4 Milano-Brescia prima "autostrada elettrica" d'Italia?
Il progetto di Clickutililty: 3,8 milioni per un taglio mensile di 26 tonnellate di emissioni di CO2 e un risparmio di oltre 20mila euro di carburante

Roma, 24 ottobre 2012 – Un investimento di 3,8 milioni di euro per trasformare la A4 Milano-Brescia nella prima “autostrada elettrica” d’Italia, con un taglio di 26,3 tonnellate di emissioni di CO2 al mese e un risparmio di oltre 20mila euro di carburante. È questo, in sintesi, il contenuto del progetto-pilota ZET - Zero Emission Territory, elaborato da Clickutililty on earth e presentato ieri nell’ambito del Mobility Tech di Bologna, il Forum Internazionale sull’innovazione tecnologica per lo sviluppo della mobilità e il trasporto.
I numeri del progetto
Come trasformare un’autostrada congestionata come la A4, con volumi di traffico giornaliero medio di 113mila veicoli, in un fiore all’occhiello della mobilità sostenibile? Attraverso i quattro elementi che costituiscono il progetto ZET: una flotta di 72 auto elettriche offerte in servizio di car sharing, distribuite in 18 parcheggi di interscambio situati presso le uscite autostradali e provvisti di 144 punti di ricarica; un’infrastruttura di ricarica con pensiline fotovoltaiche all’interno dei parcheggi di interscambio; 10 colonnine di fast charge (ricarica veloce) distribuite in alcune aree di sosta autostradali, che consentono la ricarica in 20-30 minuti; un sistema di approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili certificate, basato sulle celle fotovoltaiche delle pensiline.
Come detto, secondo lo studio di Clickutililty l’investimento complessivo, comprensivo di progettazione, start up e primo anno di sperimentazione, ammonterebbe a circa 3,8 milioni di euro: 120 mila euro per la fase progettuale; 1,8 milioni destinati alla flotta di auto elettriche; circa 1,2 milioni per le infrastrutture di ricarica; 350mila euro per l’organizzazione e lo start up del servizio; 400 mila euro per i costi di gestione annuale.
Carlo Iacovini (Clickutility): l'auto elettrica è una realtà concreta anche al di fuori della città
In Italia la mobilità elettrica è ancora poco diffusa: nella penisola circolano poco più di 1500 auto elettriche e le vendite dei primi 6 mesi del 2012 non superano le poche centinaia di unità. A incidere sono innanzitutto gli alti costi di acquisto e la scarsità di infrastrutture di ricarica su suolo pubblico. Proprio con questi aspetti si trova a fare i conti il progetto-pilota di Clickutililty.
Per quanto riguarda l’investimento necessario per l’acquisto delle 72 autovetture, stimato come detto in 1,8 milioni di euro, lo studio di fattibilità ha preso in considerazione la disponibilità, a partire dal 2013, di incentivi per l'acquisto o il noleggio di auto elettriche, come previsto dal Decreto Sviluppo. Si tratta di 5.000 euro a veicolo, su un costo medio di 30.000 euro a veicolo.
Passando al secondo aspetto, l’autonomia di percorrenza sarebbe garantita dalle aree di parcheggio dedicate, dislocate nei pressi dei caselli autostradali e in prossimità dei punti di interscambio con le reti metropolitane di Milano, cui si aggiungono i 10 punti di fast charge da installare nelle aree di sosta già esistenti nell'area. “Il progetto ZET” ha sottolineato a tal proposito Carlo Iacovini, Associate Senior manager di Clickutility “vuole dimostrare che l'auto elettrica è una realtà concreta anche al di fuori della città per percorrenze medie come i 97 chilometri che uniscono Milano a Brescia”.
I benefici ambientali ed economici
Lo studio fornisce anche i dati relativi ai benefici ambientali assicurati dall'introduzione dell'infrastruttura: un risparmio di 26,37 tonnellate di CO2 emesse in atmosfera al mese, ottenuto stimando in 168.000 km/mese la percorrenza complessiva della flotta di auto elettriche (70 auto che di media percorrono quotidianamente 100 km per 24 giorni) e partendo dal fattore di emissione medio di 157 g/km CO2, relativo al traffico in Lombardia per automobile a motore termico. Inoltre, bisogna aggiungere le riduzioni di inquinanti quali polveri sottili e benzene, le cui stime non sono calcolabili con precisione in questa fase di studio.
Infine, partendo dal presupposto che l’auto elettrica può essere competitiva solo se economicamente vantaggiosa, Clickutility ha calcolato un risparmio giornaliero di 12 euro per il rifornimento di ogni autovettura (il costo della ricarica di un’auto elettrica per 100km è stimato in 2,5 euro). Il vantaggio economico mensile dell’intera flotta per il rifornimento di carburante sarebbe quindi di circa 20mila euro. Il risparmio effettivo, però, sarà calcolabile solo quando saranno state stabilite le tariffe del servizio di car sharing.