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Briciole di pane

Norvegia: Soluzioni di ingegneria per un megaponte

Il sistema si stima avrà un costo di 24,5 miliardi di dollari

Roma, 26 marzo 2013 - Ancora una sfida ingegneristica di grandi proporzioni. In Norvegia si sta studiando di realizzare un collegamento stabile tra le due sponde del fiordo di Sogne, a circa 100 chilometri a nord di Bergen. Il progetto si inserisce nell'ambito della "rettificazione" della E39, la strada di importanza europea che unisce il sud con il centro della Norvegia occidentale. La Npra, l'agenzia pubblica norvegese legata al ministero dei Trasporti, sta infatti creando una serie di strutture per attraversare sette fiordi, riducendo enormemente i tempi di percorrenza.

Il più importante, e complesso, di questi è l'attraversamento del Sognefjord. Attualmente in auto da Kristiansand, a sud del Paese, a Trondheim, nel centro, si impiegano circa venti ore. Il sistema, che si stima avrà un costo di 24,5 miliardi di dollari (18,8 miliardi di euro) permetterebbe di ridurre i tempi dalle 5 alle 8 ore e mezza.

Ampio 3,7 chilometri, per questo braccio di mare sono stati pensati tre tipi di ponte: sospeso, galleggiante o subacqueo, più un altro che è in pratica una combinazione tra due diverse modalità.

L'ipotesi di ponte sospeso sarebbe una bella sfida ingegneristica: con una lunghezza di 3.700 metri sarebbe superiore a quello più lungo finora costruito: l'Akashi-Kaikyō, in Giappone. «La soluzione più semplice», spiega Olav Ellevset, project manager della E39, "ma molto costosa. Per questo il ministero considererà questa ipotesi solo dopo che lo studio di fattibilità sarà completato durante il 2013".

Un'altra possibilità potrebbe essere quella di realizzare un ponte galleggiante. In quest'ottica si è studiata una soluzione "futuristica", chiamata dagli ingegneri «Y- Solution». Si tratta di un ponte galleggiante di 2.500 metri collegato tramite un sistema di rampe a due gallerie subacquee lunghe 1.200 metri ciascuna. Entrambe sono sommerse venti metri sotto la superficie dell'acqua, per permettere l'attraversamento dei traghetti. "Ogni soluzione", continua Ellevset, "dipenderà da quella più adatta allo specifico fiordo in questione".

Le associazioni ambientaliste, che vorrebbero invece potenziare il servizio dei traghetti, sono contrarie al progetto. Ma sembra sia volontà degli ingegneri fare in modo che il progetto sia il più sostenibile possibile. Al momento, però, niente è certo. «Vorremmo poter sfruttare l'energia del vento e stiamo chiedendo di fare ulteriori studi». Non si sa ancora, poi, quale sarà l'impatto sull'ambiente di questi attraversamenti. «Valuteremo nel corso del 2013», conclude l'ingegnere.