Rc Auto: addio al tagliando cartaceo, ma niente microchip
Approvato il decreto ministeriale, entro il 2015 sulle auto non dovremo più esporre il contrassegno assicurativo. Il ministero ha però smentito l'utilizzo dei microchip: troppo costosi
Roma, 14 ottobre 2013 – Entro i prossimi due anni, sui parabrezza delle nostre auto non vedremo più i tagliandi cartacei Rc Auto. Da venerdì 18 ottobre, infatti, entrerà in vigore il decreto del ministro per lo Sviluppo economico, di concerto con il ministro dei Trasporti, che stabilisce la “dematerializzazione” dell’attuale contrassegno su tutti i veicoli a motore su strada, attraverso l’introduzione di nuovi sistemi elettronici e telematici che entreranno a pieno regime entro ottobre 2015.
Il provvedimento (decreto ministeriale n. 110/2013 del 9 agosto 2013), come ha precisato in una nota il Ministero per lo Sviluppo economico, ha l’obiettivo di “contrastare comportamenti fraudolenti perpetrati anche attraverso la falsificazione dei contrassegni cartacei, nonché fornire uno strumento per arginare l’evasione dell’obbligo assicurativo, attraverso la verifica puntuale dell’esistenza e validità della copertura dei veicoli in circolazione”. Il governo, quindi, punta sulla tecnologia per arginare le frodi alle assicurazioni, un fenomeno piuttosto diffuso in Italia poiché, secondo un rapporto Ania, nel 2012 i veicoli senza Rc auto erano il 7% del totale a livello nazionale, raggiungendo un valore medio del 12% nel mezzogiorno.
Nel concreto, in cosa consiste la cosiddetta “dematerializzazione”? Innanzitutto, presso la Direzione generale per la Motorizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti “è istituita la banca dati alimentata dalle informazioni contenute nell’Archivio nazionale dei veicoli e nell’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, nonché dalle informazioni e dai dati forniti gratuitamente dalle imprese di assicurazione, relativi alla data di decorrenza, di sospensione e di scadenza delle coperture r.c. auto dei veicoli a motore”. Il database, operativo entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, sarà alimentato dalle imprese di assicurazione, in tempo reale, all’atto cioè del rilascio del certificato o della cessazione.
Nei giorni scorsi, si è diffusa la notizia secondo cui i contrassegni cartacei sarebbero stati sostituiti da microchip installati su tutti i veicoli, che avrebbero consentito il controllo immediato da parte delle Forze dell’Ordine. A tal proposito, il ministero ha precisato che, “al contrario di quanto erroneamente indicato in alcuni articoli di stampa, il contrassegno non sarà sostituito da alcun microchip” poiché questa soluzione “è ritenuta al momento inutilmente costosa”.
Quindi, il ministero ha spiegato che l’individuazione delle autovetture prive di assicurazione potrà essere effettuata dagli agenti delle autorità competenti semplicemente interrogando la nuova banca dati integrata, in occasione dei normali controlli, attraverso idonei strumenti elettronici e telematici. Inoltre, anche gli stessi assicurati “potranno verificare l’esistenza e validità della propria copertura con accesso personale, sempre garantito, attraverso moduli web”.
Infine, le verifiche sulle coperture assicurative potranno avvalersi anche di altri strumenti e, in particolare, dei sistemi di rilevazione automatica delle targhe già in uso per il controllo della velocità e per il controllo dell’accesso alle Zone a traffico limitato. In altre parole, il database dialogherà anche con i Tutor autostradali, gli autovelox e le telecamere delle Ztl, avviando automaticamente la procedura di sanzionamento come già avviene per le infrazioni al codice della strada o per gli accessi alle Zone a traffico limitato.