Sicurezza stradale, le app possono concorrere a ridurre l'incidentalità
Nella Rete, ormai, si trova di tutto. Basta sapere cercare
Un “bip”, insomma, può consentire all’automobilista di viaggiare in condizioni di maggiore tranquillità ed essere informato, in tempo reale, su situazioni viarie di possibile pericolo. Con lo smartphone al seguito abbiamo un compagno di viaggio utilissimo. Volendo, a nostra volta, in termini di positiva collaborazione con le Istituzioni preposte, possiamo segnalare buche, percorsi critici e quant’altro ancora. Basta qualche download e sul nostro cellulare scarichiamo app che fanno di ognuno di noi un conducente più attento.
Su Internet si trova di tutto, d'altronde. C’è un’app che consente di conoscere le regole del Codice della Strada secondo il Paese UE dove ci si trova. Per i vacanzieri si rivela utilissima in quanto, disponibile in più lingue, permette di acquisire questo tipo di notizie. Tutto quello che va in direzione della sicurezza stradale, ovviamente, merita un plauso. È appena il caso di rammentare che sulle strade, purtroppo, si muore.
Anche se, va evidenziato pure questo, tra il 2001 e il 2010 il numero dei decessi sulle strade europee si è ridotto del 43% e di un ulteriore 17% tra il 2010 e il 2013. Entro il 2020 la UE si è posta l’obiettivo strategico di dimezzare il numero dei morti (rispetto al 2010). App come compagne di viaggio, dunque. Alcune di queste realizzate dalle stesse istituzioni pubbliche che, direttamente, si occupano di viabilità. Pure gli enti gestori delle strade, infatti, fanno la loro parte.
L’app “VAI PLUS“ di ANAS Spa, per indicarne una, fornisce informazioni certificate sul traffico con aggiornamenti in tempo reale. Queste applicazioni, ovviamente, vanno utilizzate responsabilmente. E, quindi, non durante la guida. Non vorremmo, ironia della sorte, che guardare un’app sia causa o concausa d’incidente.